Il rappresentante di classe va dall’analista. Non è il titolo di un film, ma un’iniziativa concreta messa in atto dal progetto Come Pietre nell’acqua della cooperativa Arti e Mestieri Sociali e dall’Istituto comprensivo Schweitzer di Segrate.
La necessità dopo un anno di pandemia
Giuliana Borgnino
, dirigente scolastica dell’istituto, ha raccolto il bisogno dei genitori che negli ultimi due anni hanno svolto il ruolo di rappresentanti di classe. Un compito importante in generale, ma che nell’ultimo anno di pandemia, tra aperture e chiusure, è diventato molto delicato.
Per questi motivi i rappresentanti hanno iniziato un percorso – 3 incontri dove si alternano spazi di parola e momenti di confronto – con la psicologa di Come Pietre nell’acqua Greta Lonati, per definire meglio i confini del loro ruolo.
Alla fine del percorso, il 26 maggio, sarà presentato un vademecum, che ha l’obiettivo di aiutare genitori e insegnanti a comprendere meglio le funzioni del rappresentante di classe.
Come Pietre nell’acqua
Il progetto Come Pietre nell’acqua, si legge sulla loro pagina Facebook, «ha l’obiettivo di sviluppare competenze di vita e di cittadinanza ed offrire agli adolescenti dei tre comuni partner opportunità di attraversare esperienze e ruoli ‘straordinari’ al fine di ridurre le diseguaglianze determinate da varie situazioni». Il progetto Come Pietre nell’Acqua è finanziato da Fondazione Con i Bambini con il fondo povertà educative e ha come capofila la cooperativa sociale Libera Compagnia di Arti e Mestieri Sociali.