Ex Nokia: dall’eventuale area residenziale 6 milioni per il nuovo Municipio e una caserma
Niente più logistica: la proprietà dell'area ha chiesto di modificare la destinazione d'uso del lotto rimasto libero. Il sindaco Balconi rivendica il risultato. Dubbi delle opposizioni su incremento della popolazione e priorità
Civico e della sicurezza: sono questi i due poli che l’Amministrazione di Cassina de’ Pecchi ha in mente di realizzare con gli oneri di urbanizzazione che deriveranno dall’eventuale cambio di destinazione d’uso, da logistica a residenziale, dell’ultimo Lotto (4B) rimasto libero dell’area ex Nokia. Una nuova visione di città dunque, che è ancora in fase embrionale e richiede diversi passaggi amministrativi, ma sulla quale le opposizioni hanno già sollevato dubbi per quanto riguarda la sostenibilità del progetto e le priorità del paese.
Palazzine al posto di due «ecomostri»
Nei giorni scorsi Prologis, proprietaria dell’area, ha avanzato la richiesta di un cambio di destinazione d’uso. Il sindaco Elisa Balconi oggi, venerdì 26 marzo, ha illustrato il progetto in una conferenza stampa.
Al posto di due capannoni, definiti «ecomostri» dal primo cittadino, di 306 metri di lunghezza e 43 metri di larghezza, con 300 bocche per caricare e scaricare la merce dai camion, sorgeranno 7 palazzine che saranno protette dalla linea della metropolitana con una collinetta e dalla vicina sede di Cortilia con un progetto verde curato da un famoso architetto.
Un cambio radicale di destinazione, che il sindaco rivendica essere anche il frutto delle richieste della sua Amministrazione. «Abbiamo chiesto continui colloqui con la proprietà – ha dichiarato – e abbiamo fatto notare che la maggioranza della popolazione di Cassina era contraria al progetto».
Il polo civico
Una grossa fetta degli oneri di urbanizzazione verrà utilizzata per realizzare il polo civico, con l’edificazione di un nuovo Municipio, mentre l’attuale casa comunale verrà ristrutturata diventando la sede della Polizia Locale e di una nuova sala consiliare. Tra i due edifici sarà realizzato un porticato coperto a disposizione delle associazioni per le loro iniziative.
Il polo della sicurezza
Sorgerà invece nella frazione di Sant’Agata quello che l’Amministrazione ha già ribattezzato «il polo della sicurezza». Nell’ex scuola Ipsia di via XXV Aprile sarà realizzata la tenenza della Guardia di Finanza. L’edificio dovrà essere alzato di un piano per ospitare la camerata, ma manterrà un aspetto simile per rispettare quelli che sono i vincoli della soprintendenza. Uguale a quello della scuola, invece, sarà il nome della tenenza (“Caduti di guerra”), che ospiterà in tutto 68 militari.
«L’arrivo della Guardia di Finanza – ha sottolineato il sindaco – comporta l’aumento della sicurezza in tutto il paese e la creazione di una sorta di attrattività per i servizi».
I dubbi delle opposizioni su sostenibilità e priorità
Le opposizioni hanno sollevato perplessità sulle ricadute che può avere un progetto simile per quanto riguarda l’aumento dei residenti. Il Comitato Civico Cassina ha presentato un’interpellanza urgente, che dovrebbe essere discussa durante prossimo Consiglio comunale, per chiedere un confronto della giunta con istituzioni scolastiche e associazioni sull’aumento della popolazione scolastica. « Riteniamo che prima di prendere gli accordi finali con l’operatore – si legge nell’interpellanza – sia doveroso riflettere su questa situazione e valutare la possibilità di utilizzare una parte dei 6 milioni di oneri per offrire scuole più accoglienti e sicure ai giovani cittadini e servizi efficienti alle loro famiglie».
Sulla stessa linea anche Doriana Marangoni (Progetto Cassina Domani), comunque soddisfatta che sia stata scongiurata nuova logistica. «Non avere sul nostro territorio dell’altra logistica è sicuramente un aspetto migliorativo del progetto, così come prevedeva il primo presentato dall’operatore anche alla scorsa Amministrazione – ha detto – La cosa che troviamo invece molto preoccupante è che l’attenzione dell’attuale Amministrazione si è spostata solo sulla rigenerazione di immobili come il Comune e la sede e la scuola di Sant’Agata e non hanno ancora comunicato quello che vogliono fare per i servizi alla persona, in primis le scuole e i servizi sociali». Marangoni, che fa parte di una forza politica che quando governava Cassina aveva immaginato la ristrutturazione del Comune e l’arrivo della Guardia di Finanza, ha sottolineato come sia necessario in questo momento aprire una riflessione e valutare se le priorità siano rimaste le stesse.
Idee molto chiare sulle priorità le ha invece Andrea Maggio, che ha sottolineato «l’inadeguatezza della scelta di dislocare le risorse relative agli oneri di urbanizzazione per due opere pubbliche non prioritarie». L’esponente di Uniti per Cassina ritiene da un lato che l’ex scuola di Sant’Agata dovrebbe essere destinata ad «appartamenti sociali destinati alle giovani coppie, agli anziani, alle persone in difficoltà», dall’altro anacronistica la costruzione del nuovo Municipio con la prospettiva che lo smart Working diventi strutturale anche nella pubblica amministrazione.