Il 3 febbraio del 2016 Giulio Regeni veniva ritrovato morto in un fossato alla periferia del Cairo. A 5 anni dalla morte del ricercatore 28enne dell’università di Cambridge, il sindaco di Segrate Paolo Micheli, il presidente del Consiglio comunale Gianluca Poldi e i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione si sono uniti alla famiglia del ricercatore per chiedere giustizia e verità.
Le accuse per 4 ufficiali dei servizi segreti
Lo scorso 20 dicembre per l’uccisione di Giulio Regeni sono stati rinviati a giudizio 4 agenti del servizio segreto interno egiziano (National Security Agency). Per loro, dichiarati irreperibili, le accuse sono pesanti: sequestro di persona pluriaggravato, concorso omicidio aggravato e concorso in lesioni personali aggravate.
In Martesana i riflettori sono restati accesi
Dalla morte di Regeni, grazie all’incessante lavoro dei suoi genitori e del loro avvocato, le luci non si sono mai abbassate sulla vicenda. Diverse iniziative di sensibilizzazione ci sono state anche in Martesana: il Consiglio comunale di Cernusco Sul Naviglio ha deciso di intitolare una via al ricercatore italiano e la Lista per Pioltello ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro degli Esteri Luigi Di Maio e alla sindaca Ivonne Cosciotti per chiedere il ritiro dell’ambasciatore e la cancellazione di ogni accordo commerciale per la vendita di armi.