“Guarda con me” è un progetto della PInAC, Pinacoteca Internazionale dell’età evolutiva Aldo Cibaldi a Rezzato (Brescia), che da anni studia, promuove e raccoglie l’espressività infantile; nasce in concomitanza del primo lockdown e risponde al bando “Per la Cultura” della Fondazione Cariplo. Scelto insieme ad altri 24 progetti, “Guarda con me” ha ricevuto un finanziamento di 85.000 euro, che gli ha permesso essere ampliato a più realtà territoriali, tra cui il Comune di Brugherio, tramite la Biblioteca civica. L’obiettivo è sostenere la cultura, le sue istituzioni e la sua produzione, in un periodo in cui la cultura stessa ha perso la sua funzione aggregativa.
«Un progetto a cui ho associato subito l’attributo caleidoscopio»
Nel presentare il progetto Michela Caniato, presidente della fondazione PInAC, ha sottolineato l’importanza delle diversità nella produzione di qualcosa di nuovo, il cui risultato stupisce e invita a guardare più a lungo, come in un caleidoscopio. «Solo un’unione di sguardi diversi permette di cogliere nuove prospettive sul mondo, arricchendoci» ha detto il responsabile del progetto Massimiliano Vitali, giustificandone il nome. Guarda con me è stato declinato in tre grandi azioni. Tra queste c’è “Disegnare la Comunità”, che si attua nell’organizzazione di cinque workshop, a cui parteciperanno dei gruppi formati da un ampio target, dai bambini agli anziani, che realizzeranno dei contenuti audio poi esposti.
Brugherio nel progetto innovatore e digitale che «va oltre la provincia di Brescia»
La Presidente della Fondazione PInAC ha anche ribadito la moltitudine delle realtà e degli enti coinvolti. Tra questi (che si concentrano perlopiù vicino a Brescia) emerge la biblioteca civica di Brugherio. La fondazione e la biblioteca civica avevano già collaborato nel 2019, organizzando una mostra in occasione del 30esimo anniversario della ratifica della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. «È stato un incontro fortuito nei corridoi in Università, prima di un esame – ha raccontato la referente della Biblioteca civica Enrica Meregalli – Da lì una reciproca simpatia che è diventata collaborazione». La biblioteca ha quindi risposto subito all’appello, la referente si è dichiarata contenta di poter partecipare a un progetto che si è evoluto efficacemente, tenendo conto delle limitazioni dovute all’attuale situazione sanitaria. «L’allestimento di pannelli – ha proseguito – si è rivelato un supporto espositivo adeguato alla nostra realtà urbana».
Giada Felline