C’è un espressione che utilizziamo quando vogliamo esprimere una forte emozione, pari a quella dell’innamoramento: avere le farfalle nello stomaco. Ed è proprio dell’innamoramento per le arti acrobatiche che ci ha parlato Maria Agatiello – co-fondatrice, insieme a Marco Zanotti, della compagnia di arti performative ZaMagA di Cernusco sul Naviglio – quando le abbiamo chiesto di raccontarci della loro ultima avventura sul palcoscenico. Un’occasione importante, che non capita tutti i giorni: la cerimonia di apertura dei Mondiali di Cortina, in diretta su Rai2. Un’opportunità che, nonostante i performer della compagnia siano abituati a esibirsi sugli schermi televisivi (tra le altre apparizioni tv, anche la partecipazione al format Mediaset Italia’s got talent), li ha emozionati tantissimo, proprio a causa dello stop di diversi mesi che l’ha preceduta.
L’emozione dei Mondiali
Maria queste farfalle nello stomaco ha iniziato a sentirle quando era ancora una ragazzina: «Ho iniziato a fare ginnastica a 6 anni, a 18 ho cominciato con lo spettacolo, ora ne ho 38 e non mi sono mai fermata. Da ragazza mi emozionava l’idea di esibirmi con un pubblico, erano sensazioni nuove, forti. Negli anni, poi, subentra un po’ una specie di assuefazione al palcoscenico, resta unico ed emozionante ma ovviamente smetti di sentire l’agitazione, il mal di pancia: l’esibizione fa parte del tuo lavoro, della tua quotidianità».
Poi è arrivato il 2020, e con lui la pandemia che ha fermato tutto. Stop alle lezioni in presenza e, soprattutto, stop agli spettacoli. Fino alla telefonata della compagnia barese che si è esibita con loro ai Mondiali, che li ha invitati a collaborare in questa grande occasione.
«A Cortina è stato incredibile, come tornare ad avere 18 anni: mentre ci truccavamo ho iniziato a realizzare cosa stava succedendo e ho risentito chiaramente quelle farfalle nello stomaco che provavo da ragazzina, a raccontarlo ancora mi vengono le lacrime agli occhi. Dopo un intero anno di soli allenamenti è stata la cosa migliore che ci potesse capitare. Pioveva, nevicava, faceva freddo, il pubblico era limitato, abbiamo dovuto portare le mascherine fino a poco prima di entrare in scena, insomma tante cose non hanno funzionato, eppure è stato magico».
L’importanza del team
A esibirsi sono stati solo 6 dei 9 performer della compagnia ZaMagA (acronimo formato con i nomi dei due fondatori, Maria e Marco) ma – nonostante il budget non permettesse la partecipazione di tutti – il coinvolgimento non è mancato. «Siamo un vero e proprio team, anche coloro che non si sarebbero esibiti hanno partecipato a prove e allenamenti, hanno aiutato i compagni, hanno investito tempo ed energie per realizzare uno spettacolo che li riguardava da vicino pur non vedendoli in prima linea – ha sottolineato Maria -. Questa dedizione è ciò che ci rappresenta, che ci definisce come squadra. Siamo come un puzzle, se manca un pezzo il disegno non è completo».
Non è un caso, quindi, che i ragazzi dicano che «stare in compagnia è come fare una continua audizione»: grazie alla forte motivazione che si respira in ZaMagA, la voglia di fare, migliorarsi e dare il meglio di sé non manca mai.
Parte della compagnia, insieme a Maria e Marco, sono i giovanissimi – vanno infatti dai 20 ai 25 anni – Martina Pilenga, Eleonora Cancelliere, Alessandra Bonincontro, Carolina Marotta, Cristina Vivona, Gabriele Puccia, Dario Betti. Gli insegnanti della scuola sono gli stessi della compagnia, più Antonio Saccinto, Laura Martinelli e Samantha Fabbrini, eccellenze nel mondo dell’allenamento funzionale, della flessibilità e della pole dance.
Acrobatica in pandemia: allenarsi tra tavoli e porte
Se durante l’emergenza Covid-19 scuole e palestre hanno potuto ovviare allo stop delle attività allenandosi via web, per una scuola di arti acrobatiche non è stato certo facile. Eppure, grazie all’intuizione di Marco Zanotti – e alle sue grandi qualità di organizzatore, come ha sottolineato Maria, che vede chiaramente in lui non solo un socio ma un braccio destro senza il quale l’attività non sarebbe quella che è – le lezioni sono ripartite.
Agli allievi è stato consigliato di utilizzare i tavoli da pranzo, di appendersi alle porte, di crearsi, insomma, la propria attrezzatura a casa, iniziando a guardare l’arredamento con occhio diverso. «Sembrava un’idea folle, invece ha funzionato – racconta con entusiasmo Maria – e, anzi, questa situazione ci ha permesso di iniziare ad avere allievi da tutta Italia: la gente ci segue a distanza, chi veniva da noi solo d’estate si è iscritto ai corsi invernali, e ora, grazie all’intuizione di Marco, svolgiamo lezioni online che porteremo avanti tutto l’anno.»
Un vero valore aggiunto, insomma. «L’energia che si sprigiona durante una lezione in presenza è diversa, è vero ed è qualcosa che non nego, ma questa nuova modalità di fruizione è importante, non solo ci ha permesso di incontrare nuovi allievi ma anche di non far sentire abbandonati i nostri. Un aneddoto per dare un’idea di quanto queste lezioni “homemade” stiano piacendo: a causa dell’esibizione a Cortina non abbiamo fatto lezione per 2 giorni, e gli studenti hanno richiesto dei video per potersi allenare anche in nostra assenza».
E per il futuro? «Speriamo di potere dare vita ad altri progetti – ha risposto Maria – e che la scuola possa riaprire, perché quest’anno è stato devastante sia economicamente che emotivamente. Se siamo riusciti ad andare avanti è grazie agli allievi che non ci hanno abbandonati».
I corsi di ZaMaGa Skills
Maria e Marco si sono conosciuti da ragazzi – lei aveva solo 18 anni e lui 20 – proprio a un’audizione, che hanno superato entrambi con successo. Dopo 15 anni di lavoro, allenamenti e prove fianco a fianco, hanno deciso di fondare la loro compagnia e, successivamente, di dare vita a una scuola, per permettere a chiunque fosse affascinato dalle arti acrobatiche di avvicinarcisi. La scelta del pronome chiunque non è casuale: i corsi – tantissimi – sono aperti davvero a tutti, senza limiti di età e capacità. L’allievo più giovane – che partecipa a un corso dedicato alle mamme – ha soli 2 anni, mentre la più grande 68 («un personaggio incredibile», l’ha definita Maria, che l’ha portata anche sul palco del format televisivo Tù sì qui vales). Le discipline sono tantissime, spaziando dal pilates e i corsi per mamma e papà ad acrobatica aerea, pole dance e flessibilità, in un planning intenso dove trova spazio ogni esigenza (qui e qui trovate il calendario dei corsi, nel caso vi siate incuriositi!).
La routine quotidiana è quindi questa: la mattina i performer della compagnia, il pomeriggio e la sera gli amatori della scuola. Un connubio tra terra e aria, danza e acrobatica, fatica e sudore, ma soprattutto sogno ed emozione.