I ragazzi hanno bisogno di essere seguiti e ascoltati. Il CAG di Pessano con Bornago continua a svolgere la sua missione di centro aggregativo, nonostante l’emergenza sanitaria, tenendo a mente le necessità dei ragazzi di oggi. Le attività sono state plasmate sull’imperativo di mantenere le distanze e sono state indirizzate a gruppi più ristretti rispetto a prima, le “bolle”.
«Una maggior richiesta al confronto da parte delle famiglie»
Luana Costanzo
, coordinatrice degli educatori del CAG di Pessano, ha sottolineato come «rispetto a prima dell’emergenza, le occasioni di contatto con i genitori sono aumentate», manifestazione di un interesse da parte delle famiglie. «Stimolare la curiosità delle famiglie è importante – ha spiegato l’assessore alle Politiche Giovanili e vicesindaco Giuliana Di Rito – per questo ogni anno organizziamo il ‘Progetto Ponte’, una visita per gli studenti di quinta elementare al CAG per conoscere lo spazio e far scoprire ai genitori che noi ci siamo». Per quest’anno il progetto, che solitamente si realizza a maggio, è in fase di redefinizione.
«Gruppi riadattati in bolle»
I ragazzi sono stati divisi in gruppi da 15, differenziati per età, le cosiddette “bolle”; questa la soluzione per continuare a proporre attività. Studenti delle medie, che si riuniscono nel pomeriggio, partecipano a laboratori creativi e tornei; negli spazi serali, dedicati ai ragazzi delle superiori, si organizzano cineforum ed è in fase di definizione un laboratorio musicale. «La pandemia ha cambiato i ragazzi fino a un certo punto – ha aggiunto la coordinatrice Costanzo -: gli adolescenti hanno le loro fatiche, a cui questa si è aggiunta, ma riescono ad affrontare tutto, probabilmente meglio di noi. Stanno provando a gestire cambiamenti che vivrebbero comunque». L’assessore Di Rito si è dichiarata «contenta del risultato» e della fiducia, che ha «permesso la continuazione delle attività nello spazio, seppur in modo ristretto».
Il risultato? La creazione di legami
La coordinatrice costanzo ha spiegato che alcuni ragazzi ormai ventenni continuano a partecipare alle attività del CAG, nelle vesti di esperti. Uno di questi, Dario Zaramella, ha realizzato un cortometraggio per il centro di Pessano e la sua idea ha raggiunto altri Cag della Martesana, come Bussero e Segrate.
Giada Felline