E’ stata presentata nella cornice del Teatro Teca la nuova guida “Cassano d’Adda 10×10- Cento motivi per scoprire Cassano” curata da Marco Galbusera, con la collaborazione del Sindaco Roberto Maviglia e l’Assessore alla Cultura Vittorio Caglio. Un viaggio esplorativo alla ricerca di luoghi, tesori, terra, acqua, mestieri di una città che ha ancora tanto da offrire ai cittadini e ai visitatori.
Una guida tascabile
È suddivisa in dieci capitoli per differenti temi: i luoghi, i luoghi d’acqua, ville e palazzi, le chiese, gli alberi, i mestieri, le tappe nella storia, i personaggi, le festività e gli eventi e le curiosità. I capitoli sono a loro volta suddivisi in dieci “argomenti” che identificano meglio e incuriosiscono per la dovizia di particolari.
«L’idea di questa guida tematica l’ha avuta il sindaco Roberto Maviglia – ha dichiarato Marco Galbusera – Ho elaborato ciò che già c’era come lavoro di ricerca, ho aggiunto le mie ricerche e ho chiesto il contributo di altri. La fatica più grande è stata quella di stare molto sintetici per essere leggibile e creare curiosità».
Gli edifici storici più apprezzati, Villa Borromeo d’Adda e il Castello Visconteo, si fondono con le innumerevoli bellezze, architettoniche e naturali, che fanno da cornice. Solo per citarne alcuni: il fiume Adda, il Dopolavoro Borletti, la Centrale Rusca, le ville di delizia e i palazzi nobiliari tra cui Villa Cornaggia Medici, attuale sede del Comune, le Chiese e il patrimonio arboreo.
«Nasce all’interno di un progetto più complessivo di valorizzazione turistica della nostra città che è iniziato due anni fa con l’installazione della cartellonistica turistica nei punti più caratteristici- ha dichiarato Roberto Maviglia – Ora siamo arrivati a questa guida che racchiude tante informazioni e illustrazioni in un formato pratico e maneggevole, fruibile a tutti».
Aneddoti e curiosità
La narrazione spazia dagli alberi che sono un punto fermo e costante che si fonde con la storia di una comunità, agli antichi mestieri, frutto di tradizione e memoria collettiva, alla storia e le tradizioni locali, agli aneddoti e alle curiosità del passato.
«Tanti sono i personaggi che hanno fatto la storia, Napoleone Bonaparte, Carlo Magno e Barbarossa, che passarono in città così come cittadini illustri, nativi o di adozione, come Valentino Mazzola e Giacinto Facchetti – ha sottolineato Marco Galbusera – Tra le curiosità, qui sorse la prima clinica per la sciatalgia dove fu curato San Giovanni Bosco con erbe medicamentose portate da un missionario. Inoltre, il toponimo cassano potrebbe derivare dal francese quercia che “è spiegato per un nome di origine gallica diventato romano cassano e l’albero della quercia è nello stemma del Comune».
«É’ stato fatto un ottimo lavoro- ha sottolineato Vittorio Caglio – Oltre al territorio cittadino sono incluse le frazioni con il loro patrimonio architettoniche e naturalistico in un percorso visitabile anche in bicicletta. Abbiamo l’entusiasmo di promuovere, attraverso i canali locali quali, solo per citarne alcuni, la Proloco, gli albergatori, i commercianti e le associazioni la nostra città come un borgo che ha tante attrattive belle e interessanti che possono veicolare turismo di qualità».
Luoghi noti e meno noti delineano la storia di una comunità e del suo incedere nel tempo. L’arte, l’architettura e il paesaggio restituiscono il sapere di un popolo e delle sue tradizioni. Volti e vissuti che sono stati consegnati al presente per continuare a ricordare e a tramandare.
«Un ringraziamento a Marco che ha dato vita a questo mio desiderio e tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita – ha concluso Roberto Maviglia – L’ultimo passaggio sarà anche la realizzazione di una piantina per i 100 percorsi, consultabile online».
Augusta Brambilla