Avviato il progetto “Abitare Insieme”, promosso dalla Prefettura di Milano che ha dedicato il finanziamento (389mila euro) ottenuto nell’ambito del bando FAMI – Fondo Asilo Migrazione Integrazione 2014-2020 – a un piano dedicato al quartiere Satellite di Pioltello. Il progetto, attivo dall’11 giugno 2020 al 30 giugno 2022 e riadattato a causa della pandemia, vede la partecipazione della Prefettura, del Politecnico di Milano, dell’Università degli Studi di Milano e di quella di Milano Bicocca, insieme a diverse realtà del Terzo Settore.
Gli ambiti di intervento
L’obiettivo generale del progetto è quello di potenziare il sistema dei servizi rivolti ai cittadini stranieri. Il programma si declinerà in diversi ambiti: sviluppo di opportunità lavorative e imprenditoriali, presa in carico dell’emergenza abitativa, sperimentazione di nuove politiche attive per il lavoro e formazione del sistema dei servizi negli ambiti dell’housing sociale.
Particolare interesse sarà rivolto anche alle giovani generazioni. In questa direzione va il gemellaggio con il Comune di Lucca in “CO-MIX Abitare secondo te”, concorso che propone ai giovani di raccontare cosa significa abitare nel quartiere attraverso il linguaggio che preferiscono, dalla poesia ai fumetti.
La sindaca ricorda i risultati già ottenuti
Dopo aver ricordato le azioni messe in campo dalla sua Amministrazione – contrasto all’indebitamento, cancellazione dall’anagrafe di alcune residenze e liberazione degli appartamenti occupati abusivamente – la sindaca Ivonne Cosciotti ha spiegato quali sono i benefici attesi da questa operazione. «Grazie all’impegno della Prefettura, che ha vinto questo importante bando con un progetto dedicato interamente al Satellite, abbiamo oggi nuovi strumenti per intervenire nel quartiere dove, lo ricordo, convivono 70 etnie diverse – ha dichiarato – Metteremo in campo una serie di azioni – ha proseguito – da un lato per rispondere in modo ancora più efficace all’emergenza abitativa e alle situazioni di fragilità sociale e dall’altro con iniziative per promuovere una cultura dell’abitare sociale che responsabilizzi i cittadini sulla cura e il rispetto degli spazi pubblici attraverso la partecipazione a percorsi di autonomia economica e abitativa in particolare a favore di giovani e famiglie. Non servono slogan – ha concluso – ma rimboccarsi le maniche per trovare soluzioni, anche grazie alla collaborazione con le altre istituzioni, intercettando tutte le opportunità esistenti. Migliorare la realtà del Satellite e dei suoi abitanti significa lavorare per la crescita di tutta la città».
Giada Felline