Dopo giorni di tensioni è stata protocollata una mozione di sfiducia per Attilio Fontana e la sua Giunta. A depositarla le forze di opposizione in Consiglio regionale – Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Lombardi Civici Europeisti, + Europa – Radicali, Misto – Azione – che ritengono incompatibile la permanenza del Presidente alla guida della Lombardia. Il motivo la gestione della pandemia, costellata per i proponenti da molti errori di gestione.
Accuse pesanti
«La Giunta regionale della Lombardia e il suo Presidente non sono in grado di tutelare la salute pubblica e di garantire la custodia, la protezione e la salvaguardia degli interessi economici regionali – si legge nella mozione – La vicenda dell’indebito inserimento in zona rossa a causa di un errore della Regione ha ulteriormente minato la credibilità di un’amministrazione regionale incapace anche solo nella semplice trasmissione di dati strategici, con grave danno ai cittadini, alle aziende e alle imprese, e alla credibilità dell’Istituzione. Il prolungato silenzio della giunta sulla condivisione dei dati disaggregati è altrettanto preoccupante».
Ma le opposizione si spingono oltre, arrivando parlare di calpestamento delle disposizioni costituzionali in materia di salute. «L’azione amministrativa di contrasto alla pandemia si è rivelata del tutto inefficace, se non inconsistente, nel fronteggiare la grave emergenza in atto – prosegue la mozione – In Lombardia sono state calpestate le disposizioni costituzionali che tutelano il diritto alla salute e che prevedono che le pubbliche funzioni siano esercitate con disciplina ed onore al servizio esclusivo dei cittadini. Per il bene della Lombardia Fontana deve essere sollevato dal suo incarico».