Il 2021 si apre con la ricorrenza del 700mo della morte di Dante Alighieri avvenuta a Ravenna nella notte tra il 13 e il 14 marzo 1321. Daniele Rubini, artista e presidente del Gruppo Artisti Gessatesi “Il Gelso”, ricorda e omaggia il sommo poeta con una raccolta intitolata “L’inferno” composta da 20 tavole tratte dalla prima cantica della Divina Commedia, la sua opera più conosciuta.
Il Sommo poeta
Dante Alighieri nasce a Firenze tra il 21 maggio e il 21 giugno 1265. É considerato il padre della lingua italiana grazie alla paternità della Divina Commedia, considerata universalmente la più grande opera scritta in lingua italiana e uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale. Espressione della cultura medioevale è anche un veicolo allegorico della salvezza umana, che si concreta nel toccare i drammi dei dannati, le pene purgatoriali e le glorie celeste. Dante offre al lettore uno spaccato di morale e di etica.
Nel corso del XX secolo in Italia sono state tante le celebrazioni per ricordare la sua figura. Nel 1998 il ritratto di Dante Alighieri, dipinto da Raffaello Sanzio, è stato scelto come faccia nazionale della moneta da 2 euro italiana e nel 2015, per il 750mo della sua nascita, sono state coniate due monete da 2 euro commemorativi, una italiana e l’altra sammarinese.
Nel 2019 la Repubblica Italiana ha stabilito il 25 marzo quale data per commemorare annualmente la sua grandezza. Nel resto del mondo Dante ha ispirato la realizzazione di alcuni film, di alcuni manga e di videogiochi.
Un tributo personale
Sono venti le tavole, dipinte con colori acrilici su tela della dimensione di 80×80, che Daniele Rubini ha realizzato tra il mese di febbraio e settembre del 2020 con la calma e il tempo necessario dovuto, in parte, anche al periodo di lockdown per l’emergenza Coronavirus.
«Un paio di queste tavole le avevo già realizzate alcune anni fa e quest’anno, in occasione dell’importante ricorrenza, ho pensato di integrarle con qualche altra immagine – ha esordito Daniele Rubini – Ho ristudiato le cantiche dell’Inferno della Divina Commedia e attraverso la mia pittura, che è concettuale e non celebrativa e che utilizza prevalentemente due colori il nero e il rosso, ho scelto di rappresentare quei vissuti che, con la rilettura, mi hanno particolarmente colpito».
Nel canto V, cerchio II, tra i Lussuriosi, troviamo Paolo e Francesca, nel canto XXXIII, cerchio IX emerge la figura del Conte Ugolino e nel canto XXIII, VIII cerchio ci sono I Seminatori di discordie.
«Ho scelto di rappresentare l’Inferno perché è la cantica, per me, più significativa e quella che conosco meglio – ha sottolineato Daniele Rubini – Paolo e Francesca mi hanno dato molto da pensare in quanto non volevo fare qualcosa di figurativo e il risultato è molto soddisfacente perché sono riuscito a tratteggiarli come io volevo e trovo l’immagine molto tenera. Il Conte Ugolino è una delle figure più agghiaccianti dell’Inferno mentre i Seminatori di Discordie sono l’emblema della raffigurazione infernale».
Le tavole fanno già parte di un progetto, per ora solo online, che però, appena sarà possibile, potrebbe diventare itinerante e toccare quei luoghi cari al sommo poeta, Firenze e Ravenna.
«Ho realizzato delle locandine con le immagini, il brano della cantica e il codice QR che permettono l’ascolto della lettura da parte di Iacopo Vettori, attore professionista, di Forte dei Marmi- ha concluso Daniele Rubini – Il 700mo di Dante è stata un’occasione per poter trasferire sui dipinti l’ammirazione e la conoscenza di un grande italiano. Appassionatevi!».
Per approfondire è possibile visitare il canale YouTube di Daniele Rubini
Augusta Brambilla