Emergenza neve a Cologno: l’opposizione chiede le dimissioni dell’assessore

L'amministrazione punta il dito contro l'azienda incaricata del servizio. Della Vella: «Il contratto non è stato rispettato. Noi abbiamo fatto tutto il possibile»

Fonte: Biblioteca Civica di Cologno Monzese
categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Sono passati quasi dieci giorni dalla nevicata che ha imbiancato Milano e la Martesana, ma la polemica sul fallimento dei Piani Neve non accenna a placarsi. L’ultimo capitolo di questa saga arriva da Cologno Monzese, dove le opposizioni hanno chiesto la ritira delle deleghe a Fabio Della Vella, assessore ai Lavori Pubblici e responsabile del Piano Neve.

Insieme a Segrate e Cernusco sul Naviglio, Cologno è uno dei tre paesi della Martesana in cui si sono registrati maggiori disagi nella pulizia delle strade e nel ripristino della viabilità. A legare l’esperienza di questi tre Comuni è la ditta appaltatrice del servizio neve, la stessa per tutte e tre le amministrazioni comunali.

«Abbiamo fatto tutto il possibile»

Durante la nevicata del 28 dicembre scorso, a Cologno Monzese la pulizia delle strade è proceduta a rilento. In seguito alle prime segnalazioni dei cittadini, il Sindaco ha puntato il dito contro l’azienda incaricata del servizio, rea di non aver rispettato i termini del contratto e aver lasciato la città in balìa della neve.

«La gestione del piano neve è stata a dir poco vergognosa», ha scritto il Sindaco Angelo Rocchi in seguito alla nevicata. «Eravamo pronti a gestire l’eccezionale nevicata che ha colpito la nostra Città con tutti i mezzi e il personale previsto dagli accordi in essere con l’azienda chiamata ad effettuare lo sgombero della neve e il trattamento anti-ghiaccio. Il tutto previsto da un contratto che non è stato minimamente rispettato».

Le condizioni stabilite dal capitolato d’appalto prevedono, in caso di nevicata, che l’azienda incaricata del servizio si presenti in città con un totale di 19 mezzi, tra pale meccaniche, spazzaneve e autocarri spargisale. Secondo l’amministrazione colognese, queste condizioni non sono state minimamente rispettate dall’azienda, tanto da spingere il Comune a intraprendere azioni legali.

«Quando mi sono accorto che i mezzi non erano arrivati in città ho chiesto aiuto ad alcuni privati e ho detto agli uffici di fare immediatamente segnalazioni», ha spiegato l’assessore Fabio Della Vella. «Non solo: in base al capitolato, noi saremmo dovuti essere in grado di controllare la localizzazione dei mezzi tramite gps, che però non erano attivi. Anche in questo caso abbiamo chiesto la sanzione».

Una cosa è certa. Dopo l’esperienza della scorsa settimana, sembra che il Comune di Cologno non cercherà di prolungare la propria collaborazione con questa ditta.

«Non è possibile che a una sola azienda venga permesso di partecipare ai bandi di così tanti comuni. Questo però purtroppo dipende solo dalla legge nazionale, noi non possiamo intervenire», ha commentato l’assessore. «Fortunatamente, dal prossimo anno una nuova legge ci permetterà di procedere con l’affidamento diretto degli appalti sotto i 150mila euro, il che significa che potremo scegliere noi l’azienda. E ne sceglieremo una seria, che rispetta i termini del contratto».

Le richieste dell’opposizione

Se l’amministrazione comunale insiste sulle inadempienze della società incaricata del servizio, le opposizioni puntano il dito contro l’assessore Fabio Della Vella, responsabile del piano neve.

Negli scorsi giorni, otto consiglieri di minoranza (Cocciro, Manzi, Cuono, Barbarisi, Motta, Verzino, Roman Tomat, Ronzino) hanno firmato una mozione per chiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario. Nel documento, i consiglieri fanno riferimento a un selfie pubblicato su Facebook dall’assessore Della Vella, in cui questi rassicura i cittadini sull’efficienza delle azioni messe in campo dal Comune. Secondo la ricostruzione dei consiglieri di opposizione, la foto sarebbe stata scattata proprio mentre gli uffici tecnici del Comune di Cologno inviavano una lettera a Malacrida per lamentare i ritardi e le inadempienze. Un comportamento definito «irresponsabile» e che, secondo le opposizioni, dimostra «l’inadeguatezza» dell’assessore nella gestione dell’emergenza.

Raggiunto telefonicamente dalla redazione di Fuoridalcomune, l’assessore Fabio Della Vella ha contestato questa ricostruzione, affermando che il selfie risalirebbe in realtà alla sera del 27 dicembre, prima dei ritardi e dei disservizi dell’azienda.

«Ricevo accuse dall’opposizione per aver fatto una foto rassicurando la cittadinanza che tutto era sotto controllo – ha spiegato Della Vella –, ma fino a domenica sera 27 dicembre così era, perché uscendo per fare un controllo ho verificato che la ditta stava spargendo sale sul manto stradale come da cronoprogramma. Il problema è cominciato quando ha iniziato a nevicare, nel corso della giornata di lunedì».

Fra le altre richieste avanzate dalle opposizioni c’è il risarcimento dei danni all’azienda, il riesame degli atti di gara e la risoluzione immediata del contratto. Ma soprattutto, gli otto consiglieri firmatari della mozione chiedono al Sindaco Rocchi il ritiro delle deleghe all’assessore Fabio Della Vella.

«Non dimetto», è stata la secca replica dell’assessore. «Ci terrei a chiarire che ho passato dodici ore in strada dal 27 al 30 dicembre per risolvere una criticità creata da un’azienda che non ha rispettato quanto previsto dal contratto. Appena mi sono accorto della situazione, sono intervenuto personalmente sul posto per coordinare i lavori».

Quanto alla risoluzione del contratto, per Della Vella si tratta di una soluzione impraticabile. «Il nostro contratto è in scadenza a marzo – ha spiegato -. Non faremmo mai in tempo a trovare un’altra azienda in così poco tempo».