«Calzini sul calorifero»
è solo una delle formule usate dal sindaco di Cologno Angelo Rocchi per rendere l’idea dell’impegno dell’assessore ai Lavori pubblici Fabio Della Vella durante l’emergenza neve dello scorso dicembre. La cornice è quella del Consiglio comunale di mercoledì 27 gennaio dove le opposizioni – tranne il consigliere Antonio Velluto – hanno proposto un’ordine del giorno per chiedere ai consiglieri, oltre alla risoluzione del contratto, la richiesta di risarcimento danni e la valutazione di altre azioni nei confronti della società appaltante per lo sgombero neve (Malacrida A.V.C), di censurare l’operato dell’assessore e al sindaco di valutare un eventuale ritiro delle deleghe.
Il diretto interessato, l’assessore Della Vella, ha relazionato su quei cinque giorni di emergenza – iniziati il 27 dicembre e conclusi il 31 – sulla preparazione e sul numero di automezzi presenti, inviati dalla società che dovevano essere verificati attraverso un sistema GPS. E qui per l’assessore è sorto il primo problema. «L’utenza comunicata – ha dichiarato – non consentiva in alcun modo l’autenticazione e l’accesso al sito, pertanto una verifica puntuale degli automezzi presenti».
Dopo numerosi solleciti, l’assessore sarebbe intervenuto per richiedere l’intervento di un’altra società che ha pulito le strade e i marciapiedi fino a capodanno. Operazioni che l’assessore ha rivendicato di aver seguito in prima persona. «Sono stato dal 28 fino al 31 in campo – ha proseguito – mentre qualcuno (ndr, riferito a qualche consigliere di opposizione) era a casa a scrivere su Facebook al caldo».
Visto il disservizio, Il Comune si è mosso per chiedere un risarcimento per inadempienze contrattuali. «All’appaltatore – ha concluso Della Vella – sono state notificate sanzioni per inadempienze contrattuali da parte dell’ufficio per le carenze accertate pari a 18.000 euro».
Per le opposizione l’assessore è inadeguato
Con diverse gradazioni, i consiglieri di opposizione hanno sottolineato come, visti i risultati, l’assessore Della Vella forse non sia adatto al ruolo che ricopre. «Lei non deve fare lo stradino e andare in giro, lei deve fare l’assessore e comandare – ha dichiarato Giovanni Cocciro (PD) – Lei è inadeguato a ricoprire quella carica, lei non ha minimamente letto il capitolato».
Per Vincenzo Barbarisi, se è comprensibile un periodo di «moratoria» per i neofiti della politica, questa non può essere concessa «a un personaggio politico pubblico che ha già svolto 5 anni come seconda carica (ndr, presidente del consiglio comunale) più importante del comune di Cologno Monzese». Ancora più dura Loredana Verzino (CSD): «Conosciamo della Vella, sappiamo come ha operato nei 5 anni come presidente del consiglio comunale e crediamo che questa fiducia (ndr, incarico) sia un lavoro troppo faticoso».
La sfumatura di Velluto
È il consigliere Antonio Velluto, che si asterrà sull’ordine del giorno, a dare una sfumatura diversa della vicenda, invitando il sindaco ad una riflessione più generale: «La invito a fare una riflessione molto serena – ha dichiarato – Lei stesso ha detto che il piano neve è saltato. Ma è saltato solo per inadeguatezza della società appaltatrice o qualche cosa non ha funzionato dalla parte politica e tecnica?» Un aspetto importante per Velluto, da assumere come esercizio generale, è quello di verificare gli appalti, soprattutto quelli economicamente più importanti.
La difesa della maggioranza
Con l’assessore si è schierata compatta la maggioranza con le dichiarazioni del consigliere Brasacchio (Lega), che ha tenuto una vera e propria arringa difensiva, Barlassina (Lega) e Mazzamuto (Noi con Rocchi). Ma le parole più attese erano quelle del sindaco. E Rocchi ha espresso un vero e proprio attestato di stima. «L’assessore Fabio Della Vella gode della fiducia del sindaco. È offensivo quello che avete chiesto nel rispetto del suo lavoro, del suo impegno e del suo operato». Per il primo cittadino l’assessore ha fatto il suo lavoro e i disagi sono stati causati da un disservizio dell’azienda. «Quando l’assessore si è accorto che qualcosa non andava si è messo in prima persona. Invece di ringraziarlo voi chiedete le sue dimissioni e questa è una mancanza di rispetto».