Approvato l’aggiornamento del Regolamento del 2003 per la gestione degli asili nido, necessario per attualizzare con diverse novità il servizio per le famiglie colognesi. Le maggiori criticità in Consiglio sono emerse sul Comitato di partecipazione, organo di confronto tra genitori e personale. Con un’emendamento, Cologno Solidale e Democratica ha proposto di aprire alla partecipazione di un consigliere di minoranza. Proposta irricevibile per la giunta e la maggioranza, che lo ha bocciato, approvando il regolamento con il voto contrario delle opposizioni, tranne l’astensione di Antonio Velluto che ha contestato il processo partecipativo che ha portato al documento.
Una modifica dei criteri per la graduatoria
Nel regolamento è stata posta una maggior attenzione ai criteri per la formazione della graduatoria di accesso al servizio, nel nome di quella che l’Amministrazione ha definito una maggiore oggettività: presenza o meno di un diversamente abile in famiglia, composizione del gruppo familiare e verifica dello stato d’occupazione dei genitori, per privilegiare le famiglie in cui lavorano entrambi.
Proprio quest’ultimo elemento ha visto un’aspra opposizione della Consigliera Loredana Verzino. «Se nei punteggi inserisco il genitore lavoratore e faccio riferimento al reddito – ha domandato – alle madri costrette a lavorare in nero quale punteggio viene attribuito?». Un problema che per l’assessore all’Istruzione e vicesindaco Dania Perego non può essere considerato all’interno della valutazione per motivi di legge. «Avremmo dovuto aggiungere nei criteri ‘lavoro in nero’, a discapito di chi è in regola? – ha controbattuto – I lavoratori in nero verranno segnalati come disoccupati».
Il tema della rappresentanza istituzionale
Tra le proposte è stato confermato il Comitato di partecipazione per favorire un maggiore coinvolgimento di chi vive quella realtà in prima persona, come genitori, personale educativo e ausiliario. Tra le diverse novità, una prevede la possibilità dell’assessore di partecipare alle assemblee se invitata dal comitato.
E proprio sulla partecipazione istituzionale è stato presentato l’emendamento di Loredana Verzino, in ottica di equilibrio e rappresentanza delle diverse forze presenti in Consiglio. Il testo proponeva di far nominare il comitato dal sindaco, con il conseguente scioglimento alla scadenza del suo mandato, e una rappresentanza al suo interno del Consiglio comunale, con almeno un consigliere di opposizione.
Una proposta rigettata dall’assessore. «La politica non deve entrare negli asili nido – ha dichiarato Dania Perego -, nel Regolamento è previsto che alle riunioni del Comitato possa partecipare l’assessore all’istruzione o un suo delegato solo su richiesta del Comitato».
Giada Felline