«È stato per me un onore e un momento di emozione toccante incontrare le famiglie dei nostri concittadini e consegnare nelle loro mani le Medaglie d’Onore». Con queste parole il sindaco di Cernusco sul Naviglio Ermanno Zacchetti ha descritto la cerimonia tenutasi alla presenza dei familiari di Mario Balconi e Adelchi Lanterna, tra i soldati che, a seguito dell’armistizio del’43, si rifiutarono di combattere con i tedeschi e per questo furono deportati.
L’importanza della memoria
Mario Balconi, deportato a Berlino, e Adelchi Lanterna, deportato a Dortmund, riuscirono a tornare a casa nel 1945, al contrario degli oltre quarantamila soldati – gli Internati Militari italiani – che non riuscirono a sopravvivere per le dure condizioni di vita e di lavoro nei Lager. Se i due cittadini si sono salvati, hanno comunque portato per tutta la loro vita i segni profondi e dolorosi dell’accaduto, come hanno confermato i familiari.
«Di fronte alla profondità del baratro che ha rappresentato per l’umanità quel pezzo di storia del secolo scorso – ha concluso Zacchetti -, raccontare la drammatica storia delle persone che ne sono state trascinate nel fondo più buio è via maestra per non dimenticare».
Giada Felline