Arriva ISCRO, la “cassa integrazione” per partite IVA: ecco come funziona

A chi è rivolta, come ottenerla, quanto frutta: la risposta a tutte le domande sulla nuova Cassa Integrazione per autonomi

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Buone notizie per i titolari di partite IVA iscritti alla Gestione Separata INPS: ora potranno usufruire di una particolare indennità straordinaria (una vera e propria Cassa Integrazione). Un aiuto per rientrare di alcune delle spese sostenute in questi mesi e tutelarsi dalle possibili future perdite causate da chiusure e stop delle attività.

Grazie alla collaborazione di Fuoridalcomune.it con i professionisti di AICM – la prima associazione italiana dedicata ai contribuenti minori – oggi vi spieghiamo come funziona.

Cassa integrazione per autonomi ISCRO: come funziona

L’ISCRO – acronimo che sta per Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa – è una forma di tutela per autonomi prevista dalla Legge di Bilancio 2021 per il triennio 2021-2023, periodo durante il quale potrà essere richiesta una sola volta. Al titolare di partita IVA spetterà il 25% dell’ultimo reddito dichiarato, per un massimo di 800 euro e un minimo di 250 su base semestrale.

ISCRO, chi può richiederla 

L’ISCRO, nata per sostenere coloro che sono iscritti alla Gestione Separata INPS, esclude in partenza i professionisti che versano i contributi a casse private (come avvocati e giornalisti, per esempio) e gli artigiani e commercianti iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie.

Ecco le caratteristiche necessarie per richiedere l’indennità:

  • Essere titolari di partita Iva autonomi, attivi da almeno 4 anni ed iscritti alla Gestione Separata;
  • Essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
  • Non essere titolari di redditi da pensione o iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie;
  • Percepire un reddito di lavoro autonomo inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo dei tre anni antecedenti la richiesta (es: per una domanda presentata nel 2021 il triennio da prendere in considerazione è quello 2017/2018/2019);
  • Non avere dichiarato, nell’anno precedente la richiesta, un reddito superiore a 8.145 euro;
  • Non risultare beneficiari di reddito di cittadinanza.

Come fare domanda per l’ISCRO

Per richiedere l’indennità è necessario presentare domanda telematicamente all’INPS entro il 31 ottobre di ogni anno. Vi ricordiamo che la richiesta può essere inoltrata una sola volta nel triennio. La chiusura della partita IVA nell’anno di erogazione dell’indennità comporta la decadenza dal beneficio. Chi riceverà l’l’ISCRO, inoltre, dovrà partecipare a percorsi di aggiornamento professionale, in modalità ancora da definire.

Dubbi e domande? Richiedi una consulenza gratuita

Hai alcune domande? Vorresti richiedere l’indennità ma non sai quanto ti spetta o come fare? I professionisti di AICM sono a tua disposizione per risolvere qualsiasi dubbio, con consulenze totalmente gratuite e senza impegno. Compila il form qui sotto e sarai ricontattato da uno dei loro commercialisti.

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