L’Amministrazione comunale ha dato avvio al processo di aggiornamento di alcune parti della Convenzione relativa al Comparto C6, che identifica l’area attorno alla Cascina Antonietta. L’obiettivo è quello di valorizzare la storicità dell’edificio rurale e la realizzazione dei servizi scolastici.
Un futuro che tiene conto del passato
Il piano di recupero di iniziativa pubblica di Cascina Antonietta prevede di dare corso alla realizzazione di un polo scolastico che è composto da una Scuola dell’Infanzia, una Scuola primaria di Primo grado, una mensa, una palestra e un’area parcheggio.
«La città che verrà – ha spiegato il primo cittadino Angelo Stucchi – avrà certamente uno dei suoi fulcri nell’area attorno a Cascina Antonietta, lì dove è più evidente il processo che lega la storia del territorio gorgonzolese con il nuovo presente: la costruzione rurale con il suo grande cortile, le sue famiglie profondamente legate a quella terra e chi solo ora entra a fare parte di questo spazio non più coltivato ma abitato e servito da infrastrutture di trasporto».
Negli ultimi otto anni, dal 2012 a oggi, la situazione della Cascina Antonietta ha visto l’esecuzione di singoli interventi portati avanti da alcuni proprietari. Ora, invece, per dare attuazione alle opere è necessario chiedere ai costruttori, oltre che assumerne i costi di realizzo come indicato nella Convenzione, di fornire uno studio di fattibilità, schede, riferimenti, per offrire ai proprietari un piano di intervento armonico e coordinato, in grado di superare i limiti di un piano di recupero. L’obiettivo è di permettere ai proprietari di poter intervenire sulle loro abitazioni, quando lo vorranno, con maggiore facilità.
«Per agevolare la possibilità di intervenire sulle proprie abitazioni da parte dei proprietari della Cascina e allo stesso tempo facilitarne l’armonizzazione e il coordinamento degli interventi si avvierà un percorso condiviso con i cittadini per individuare quelli che sono gli strumenti più idonei per il raggiungimento di questi obiettivi – ha spiegato Nadia Castelli, assessore con deleghe a Programmazione e salvaguardia del territorio, Edilizia privata e pubblica, Politiche dell’abitare – Penso per esempio a strumenti diversi rispetto al piano di recupero come possono essere schede di indirizzo, riferimenti paesaggistici per le scelte tipologiche degli interventi, scomposizione di ambiti più ridotti ma coordinati che consentano di attuare il recupero della Cascina a partire dalla situazione e dalle esigenze reali e attuali».
L’ambito del polo scolastico vedrà anche l’attuazione di servizi che riguardano la sicurezza e la riorganizzazione viabilistica dell’area.
«Uno strumento che interpreta e realizza al meglio quelle che sono le nuove esigenze di chi lì abita per restituire una bellezza ora sbiadita – ha concluso il sindaco Angelo Stucchi – Uno strumento capace di conservare e riproporre il ruolo storico che questa e altre cascine del territorio hanno per la nostra città e come in passato siano anche capaci di influenzarne il futuro».
Augusta Brambilla