Da quando è cominciata la pandemia, statistiche, numeri e dati sono stati la base su cui si sono prese importanti decisioni in relazione alla gestione dell’emergenza. Da qualche giorno, l’istituto nazionale di statistica (ISTAT) ha pubblicato i dati dei decessi in Italia dal 1° gennaio al 30 settembre. Numeri significativi, la cui lettura può aiutare a comprendere l’impatto che l’epidemia di covid-19 ha avuto sul nostro paese.
Cosa indicano i dati
I dati pubblicati dall’ISTAT sebbene indichino il numero di morti anche suddiviso per comune di residenza, non distinguono le cause di decesso: ciò significa che i dati riportati di seguito, indicano il numero totale dei morti, senza specificare se la causa sia associata o meno al coronavirus. Mettendoli a confronto con la media del numero dei decessi nei 5 anni precedenti (2015-2019) è però possibile quantificare l’aumento della mortalità e la relativa variazione percentuale.
I decessi in Italia, nei primi 9 mesi del 2020, sono stati 527.888, mentre la media dei 5 anni precedenti ne registra 484.435, ovvero nel 2020 sono morte circa 43 mila persone in più, con un incremento dell’8,9%, mentre per la sola Lombardia l’aumento è stato del 60,5%.
Numeri a confronto nei comuni della Martesana
Di seguito, l’elenco del numero dei deceduti divisi per comune di residenza. Il primo numero indica la media delle persone morte per gli anni 2015-2019, il secondo numero mostra invece i deceduti tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2020. Infine la variazione percentuale tra i due periodi.