Giornata internazionale della disabilità: le parole dei ragazzi della cooperativa il Germoglio

Istituita nel 1981, la ricorrenza è un monito alla rimozione degli ostacoli, di qualsiasi tipo

Foto di repertorio - 2019
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il 3 dicembre si celebra la Giornata internazionale della disabilità, con lo scopo di promuovere il benessere e i diritti delle persone diversamente abili. Anche i ragazzi e gli educatori della cooperativa Il Germoglio celebrano questa ricorrenza, sottolineando i valori che accompagnano le loro giornate, fatte di azioni concrete per rendere il più autonoma possibile la vita di ogni persona.

Giornata internazionale della disabilità

Proclamata nel 1981 per promuovere i diritti delle persone con disabilità, negli anni ha accresciuto la sensibilità delle persone e delle istituzioni sul tema. Un passaggio importante, di promozione dei diritti e del benessere delle persone con disabilità, è stato l’approvazione delle Nazioni Unite della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità nel 2006, che invita gli Stati ad adottare tutti i provvedimenti necessari che eliminino gli ostacoli che non permettono alle persone diversamente abili una vita quanto più indipendente.

 

«Non lasciare indietro nessuno»

Dal 1996 la cooperativa il Germoglio lavora a Cassina de’ Pecchi, occupandosi di servizi educativi per persone con disabilità medio-gravi. Proprio in occasione di questa importante ricorrenza, sia gli utenti che gli educatori hanno voluto lanciare un messaggio.

«Noi ragazzi dello Sfa della Cooperativa il Germoglio – hanno scritto – scegliamo di parlare di questa giornata per ricordare l’importanza di valorizzare ogni individuo e abbattere le barriere che limitano diritti imprescindibili, aumentando i servizi e rimuovendogli ostacoli che le persone con disabilità sono costrette ad affrontare».

«Desideriamo sottolineare l’importanza di non lasciare nessuno indietro – ha proseguito l’educatrice Marilena Marrone – riservando particolare attenzione alle persone con disabilità, rimuovendo gli ostacoli architettonici, culturali e sociali, potenziando il servizio sanitario nazionale e le strutture sociali per una reale fruizione dei servizi da parte di tutte le persone».