Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha riferito alla Camera dei Deputati sulle misure che verranno inserite nel prossimo Dpcm. Il decreto si è reso necessario visto l’andamento dell’epidemia che sta colpendo duramente l’Italia, oltre che tutta l’Europa.
Quello che verrà probabilmente firmato nella serata di oggi, lunedì 2 novembre, sarà un Dpcm che introduce misure differenziate per diverse aree del Paese, in relazione all’andamento della curva epidemiologica.
«Siamo consapevoli della frustrazione, del senso di smarrimento, della stanchezza dei cittadini e anche della rabbia che si sta manifestando in queste giornate – ha sottolineato Conte –, ma non vi può essere alcun dilemma tra la protezione della salute collettiva e la difesa dell’economia».
Tre aree
Dunque un regime differenziato in base agli scenari regionali, che prevede 3 aree per altrettanti scenari di rischio all’interno delle quali saranno inserite le diverse regioni attraverso un’ordinanza del ministero della Salute.
In tutto il Paese, quindi anche nelle regioni a minor rischio, verranno chiusi i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Saranno inoltre chiusi musei, mostre e corner per attività di scommesse. Le scuole superiori invece torneranno integralmente alla didattica online.
Per quanto riguarda i trasporti, i mezzi potranno ospitare persone fino al 50% della loro capienza massima e saranno vietati gli spostamenti da e verso le regioni a maggior rischio di contagio.
Sarà inoltre introdotto un coprifuoco, anche se non è ancora stato indicato l’orario preciso. «Tanto più saremo efficaci nel piegare la curva dei contagi – ha assicurato Conte –, tanto più velocemente potremo allentare le restrizioni oggi necessarie».
Le misure descritte in Aula dal Premier sono quelle che riguarderanno tutto il Paese. Per quanto riguarda le aree a maggiore coefficiente di rischio – fra cui rientra anche la Lombardia – ci saranno ulteriori misure restrittive, su cui Conte però non ha ancora dato indicazioni.