L’evento “Zucche al parco”, che si è svolto al bar del Centroparco di Segrate con attività per bambini, ha scatenato la reazione del consigliere comunale Luca Sirtori. Il candidato sindaco per Fratelli d’Italia e Lega alle ultime elezioni ha infatti sottolineato quella che per lui è la contraddizione tra gli appelli alla cautela fatti dal sindaco Micheli e un evento dove si sono ritrovate diverse famiglie.
L’appello del sindaco prima di Halloween
Con un post del 30 ottobre, dal titolo “Ad Halloween non facciamo scherzetti”, il sindaco di Segrate Paolo Micheli aveva invitato i genitori alla massima prudenza, a non mandare i figli in giro per la città per il classico “dolcetto o scherzetto”, ma a festeggiare a casa.
«L’appello che rivolgo a tutti i genitori è di non mandare in giro per le vie della nostra città figli e amici vestiti da maghetti o streghette – ha scritto il primo cittadino – Il momento è davvero molto critico e delicato anche a Segrate. Evitiamo contatti e nuovi contagi».
Sirtori: «Zucche vuote in Municipio»
Ed è proprio da questo post che parte Sirtori, evidenziando però come la situazione al Centroparco del 31 ottobre risultasse del tutto contraddittoria con gli inviti alla cautela, con una situazione che era una «evidente violazione delle disposizioni dell’ultimo Dpcm».
Sirtori ha così sollevato diversi interrogativi, rivolgendoli direttamente ai segratesi. «È una scelta opportuna quella di promuovere una festa pubblica in questo week end? – ha scritto – È una scelta responsabile – ha proseguito – invitare le famiglie con bambini ad assembrarsi in una struttura chiusa di poche decine di metri quadri? È una scelta corretta – ha concluso – quella di convogliare il pubblico in una struttura privata favorendo il business di un imprenditore a discapito di tutti gli altri che vivono le stesse difficoltà, peraltro causate dalle direttive poco comprensibili del Governo a guida PD?».
Il consigliere di opposizione non intende fermarsi ai social e ha annunciato che presenterà un’interrogazione rivolta al sindaco e agli assessori Livia Achilli e Antonella Caretti per chiedere conto dell’accaduto.
Il gestore: «Facciamo esattamente quello che possiamo fare»
Intanto a dire la sua è Diego Ricco, gestore del Bar Centroparco, che ha spiegato come in realtà tutto l’evento si sia svolto in sicurezza, visto che le panche al di sotto del tendone sono distanziate 1,70 metri l’una dall’altra, e come il suo locale rispetti tutti i protocolli con misurazione della temperatura e messa a disposizione di gel igienizzante. «È la seconda volta che usa (Luca Sirtori, ndr) come campo di battaglia il Centroparco. Noi facciamo esattamente quello che possiamo fare. Se abbiamo uno spazio immenso ne approfittiamo – ha detto – I carabinieri sono passati sia il sabato che la domenica. Hanno constatato che tutti i bambini erano seduti al loro posto a fare il laboratorio con i loro genitori».
Per Micheli e una delle organizzatrici tutto secondo le regole
Il sindaco Paolo Micheli ha confermato che l’evento si è svolto in sicurezza, come ha potuto anche constatare la Polizia Locale. «I nostri vigili sono usciti per controllare e la situazione era sotto controllo – ha detto – Ogni famiglia stava ad un tavolo e per di più la struttura era aperta. Probabilmente chi è passato ha pensato ad una festa».
Francesca Zardin, che ha una libreria digitale dedicata ai bambini e in occasione dell’iniziativa ha letto una storia, si è detta sorpresa delle polemiche. «Io ero presente, ho raccontato io la storia. L’evento ha seguito tutte le regole previste dal Dpcm – ha detto – Tutta l’area sotto il tendone era aperta. Ai tavoli potevano stare solo i gruppi familiari – ha sottolineato – e abbiamo chiesto alle persone di stare sedute e di non girare».