Mancano le dosi del vaccino: da Gessate dito puntato contro Regione

Gessate Bene Comune: «Problemi ascrivibili all’ormai famigerata gestione dalla sanità lombarda da parte del duo Fontana/Gallera»

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Solo una minima parte delle dosi del vaccino anti-influenzale è arrivata a Gessate. Così l’Amministrazione comunale e i medici di famiglia si sono visti costretti a posticipare a data da destinarsi l’inizio della campagna vaccinale, inizialmente prevista per il 18 novembre. Proprio sul ritardo della consegna dei vaccini in Lombardia 71 sindaci, tra cui il primo cittadino di Gessate Lucia Mantegazza, avevano scritto a Regione, nello specifico al Governatore Attilio Fontana e all’assessore al Welfare Giulio Gallera.

Il piano amministrativo e quello politico

«A fronte dello sforzo concreto che la nostra Amministrazione ha messo in campo nel garantire spazi adeguati e modalità sicure per la vaccinazione anti influenzale delle categorie più a rischio in coordinamento con i nostri medici di base – si legge in un comunicato dell’Amministrazione comunale -, siamo purtroppo costretti ad evidenziare che alcune problematiche di gestione a livello regionale, sia organizzative che di approvvigionamento del vaccino, stanno causando ritardi che avranno ripercussioni sulle tempistiche della campagna».

Passando dal piano amministrativo a quello politico, Gessate Bene Comune, forza politica che governa in Paese, punta il dito in modo inequivocabile contro palazzo Lombardia. «Ci spiace dover comunicare che, a causa di problemi ascrivibili all’ormai famigerata gestione dalla sanità lombarda da parte del duo Fontana/Gallerahanno scritto -, la campagna vaccinale che avevamo programmato fra il 18 e il 23 Novembre dovrà essere posticipata a una data non ancora certa».

L’appello dei sindaci

Solo pochi giorni fa 71 sindaci lombardi hanno firmato un appello indirizzato a Fontana e Gallera con il quale denunciavano l’insufficienza delle dosi del vaccino anti-influenzale, evidenziando le possibili pericolose conseguenze. «Rischiamo che gran parte dei pazienti non riesca a vaccinarsi – hanno scritto i sindaci nell’appello -, mettendo a repentaglio la salute della parte più fragile dei nostri cittadini, creando nuova confusione per via della co-circolazione con il Covid-19, appesantendo il già gravoso carico dei medici e delle strutture sanitarie, proprio nel mezzo della seconda ondata pandemica».

Anche diversi sindaci della Martesana, oltre al primo cittadino di Gessate Lucia Mantegazza, hanno firmato l’appello: Ivonne Cosciotti (Pioltello), Dario Veneroni (Vimodrone), Antonio Fusè (Melzo), Ermanno Zacchetti (Cernusco), Lorenzo Fucci (Liscate).