Si sono riuniti in Piazza Matteotti ieri mattina, venerdì 6 novembre, una cinquantina di commercianti, ma anche cittadini, di Cernusco sul Naviglio, per esprimere nuovamente il loro dissenso verso le chiusure dettate nel nuovo dpcm appena entrato in vigore.
I commercianti, il giorno precedente, giovedì 5 novembre, avevano già portato le loro rimostranze sotto il Municipio (ne avevamo scritto qui), dove poi sono stati ascoltati dal Sindaco Ermanno Zacchetti che aveva espresso loro solidarietà e vicinanza con la promessa di azioni concrete.
La protesta di venerdì
«Tutti noi siamo contro questo dpcm»
ha detto Stefano Sangalli del ristorante Da Stefano «perché non permette al commercio locale di vivere. Purtroppo stiamo morendo la mia azienda è già morta, qualcunìaltra morirà. Non siamo negazionisti: il virus c’è, lo sappiamo e ne siamo coscienti e per questo tutti noi adottiamo e abbiamo adottato le misure contro il coronavirus. Però i provvedimenti del Governo stanno ammazzando la Nazione». «L’Italia sta morendo, non per colpa del virus, ma per colpa dell’incompetenza governativa. E una vergongna!».
Presente alla manifestazione anche Francesco Polacchi, titolare del negozio Pivert e della libreria Altaforte «Questo Governo ha investito per il bonus monopattini, e non ci ha permesso a noi commercianti di attrezzarci nel modo giusto». «Oggi siamo in uno stato di Polizia – ha aggiunto Polacchi, indicando le due camionette presenti in piazza – una manifestazione di commercianti e non a San Basiglio a Roma o a Scampia a Napoli, ma guardate che dispiegamento. Queste persone non potrebbero stare tutti i giorni in giro per Cernusco per controllare che le leggi vengano rispettate? È evidente che c’è una volontà di schiacciare il ceto medio e i piccoli e medi imprenditori».
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