Ritardi scuola, la lettera di 50 Sindaci della Città Metropolitana a Bussetti

I ritardi nella pubblicazione delle graduatorie ha spinto i primi cittadini a lanciare un appello al Dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale di Milano

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I Sindaci alzano la voce sulla riapertura delle scuole, e lo fanno con un appello indirizzato a Marco Bussetti, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano. Tra i firmatari del documento ci sono anche alcuni primi cittadini dell’Adda Martesana, come Zacchetti (Cernusco sul Naviglio), Mantegazza (Gessate), Stucchi (Gorgonzola), Fucci (Liscate), Tumiati (Masate), Lusetti (Pozzuolo Martesana), Cosciotti (Pioltello), Micheli (Segrate), Veneroni (Vimodrone).  Nel testo della missiva, i Sindaci denunciano i ritardi nella pubblicazione delle graduatorie del personale docente e le mancate assegnazioni di cattedre nelle Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di primo e secondo grado, che stanno impedendo una regolare ripartenza delle attività didattiche.

Un anno scolastico iniziato nel caos

«Le mancate assegnazioni di cattedre stanno impedendo una regolare partenza delle attività didattiche e rappresentano un pessimo segnale per la ripresa che le nostre comunità, e in particolar modo i bambini e i ragazzi, hanno atteso tanto tempo, dopo mesi di lockdown» hanno sottolineato i Sindaci. «Di fatto, le nostre scuole sono costrette a proporre agli studenti e alle famiglie orari ridotti e, in molti casi, sospendere le attività di refezione scolastica e di servizi come il pre e post scuola».

Una preoccupazione, in particolare, riguarda gli studenti con sostegno. «In molti casi, a causa della mancata nomina dei loro insegnanti, restano lontani dalle aule e sono così privati del pieno diritto all’istruzione – hanno sottolineato -. Stiamo ascoltando il disagio e, spesso, la rabbia delle nostre comunità, espressa in modo particolare dai dirigenti scolastici, dai docenti, dalle famiglie e dalle associazioni di categoria».

Graduatorie aggiornate

La richiesta è evitare ulteriori rinvii nelle assegnazioni delle cattedre e avere tempi certi per le nomine del personale docente.

«Sarebbe altrettanto auspicabile – hanno concluso i 50 sindaci- che in attesa del completamento delle procedure di nomina, rese quest’anno particolarmente lunghe dai numerosi pensionamenti del personale docente, dagli errori nella pubblicazione delle nuove graduatorie, dalle carenze croniche che la scuola si trascina da anni e dalla necessità di insegnanti aggiuntivi per gestire la crisi sanitaria, siano messe a disposizione dei dirigenti scolatici le graduatorie aggiornate, in modo che si possano procedere quantomeno con le nomine provvisorie».

 

Augusta Brambilla