Si è tenuta il 19 ottobre la conferenza stampa di presentazione del primo Lotto del nuovo cimitero in via Ticino a Gorgonzola. Presenti il sindaco Angelo Stucchi, l’assessore alla Edilizia privata e pubblica Nadia Castelli, il responsabile comunale dei Lavori Pubblici Agazio Montirosso e l’architetto Giuseppe Mattera dello studio A.D Progetti SRL.
Un progetto unico
Il progetto esecutivo del nuovo cimitero sviluppa le linee riportate nel progetto definitivo dando seguito alle richieste e previsioni del nuovo Piano Regolatore Cimiteriale, salvaguarda la concezione del progetto originario di Anne e Patrick Poirer e garantisce le sepolture per almeno i prossimi 5 anni.
«Tre saranno le fasi di lottizzazione, rese necessarie per dilatare l’impegno economico e per coprire, già con il 1° lotto, le esigenze previste dal P.R.C – ha dichiarato il sindaco Angelo Stucchi– L’obiettivo è quello di riuscire a garantire un corretto dimensionamento numerico delle sepolture richieste e di introdurre simboli religiosi di una sensibilità presente in questa città».
La realizzazione del primo stralcio del primo lotto ha un costo di 700 mila euro e il cronoprogramma dei lavori prevede l’inizio a marzo 2021 e la conclusione entro 180 giorni, a fine agosto.
Spazio anche alle altre religioni
Con il primo lotto verrà sistemata la porzione a destra del cimitero con la realizzazione di 489 loculi, 246 ossari, 5 cappelle di famiglia, 101 tombe di famiglia in aree pianeggianti e 4 posti a vestibolo centrale. I campi di inumazione non comparivano nel progetto originario e saranno 176 per la religione cattolica e 62 per le altre religioni, compresi quelli dedicati alla religione musulmana che saranno orientati verso la Mecca.
«É stato un lavoro complesso – ha sottolineato Giuseppe Matera – una ingegnerizzazione dell’idea progetto che ha visto la maggior difficoltà nella collocazione dei loculi in un andar sinuoso ma costante del perimetro ma che ha portato alla realizzazione di un’opera unica per molti aspetti»
Attenzione è stata posta alla copertura dei loculi per evitare di bagnarsi in caso di maltempo, ai viali alberati, ai camminamenti interni, alle zone collinari nelle aree centrali che, insieme al verde, hanno l’obiettivo di mitigare la percezione delle aree della sepoltura. La piazza delle celebrazioni sarà un anfiteatro naturale, progettato per offrire un luogo raccolto per l’ultimo saluto ai propri cari.
«La soddisfazione – ha concluso Nadia Castelli – è che abbiamo cercato di ridurre le spese e andare incontro alle esigenze della cittadinanza e abbiamo fatto sì che diventi un vero servizio per la città»
Augusta Brambilla