Giro d’Italia: nove positivi. A rischio la tappa di Cernusco

Due squadre ritirate e la EF Pro Cycling chiede lo stop

categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Il Giro d’Italia potrebbe non arrivare a Cernusco. Nove persone, tre corridori e sei membri dello staff, sono risultati positivi al tampone e due squadre Mitchelton-Scott (Australia) e Jumbo Visma (Olanda) si sono ritirate dalla gara. La squadra statunitense EF Pro Cycling ha inviato una richiesta all’Unione Ciclistica Internazionale (UCI), perché la fine del Giro venga anticipata a Lunedì prossimo, ma la richiesta è stata respinta dal Presidente David Lappartient. D’accordo a non interrompere la corsa, anche il direttore del Giro Mauro Vegni  che intende proseguire con più controlli. Nei prossimi giorni i corridori e lo staff potrebbero essere sottoposti a tampone. Se altre squadre dovessero ritirarsi, il destino della corsa potrebbe essere ridiscusso e forse compromettere la cronometro Cernusco-Milano.