La vicenda relativa alla costruzione del trituratore in località Ronco – ufficialmente nel Comune di Cernusco, ma a ridosso di Bussero e Cassina de’ Pecchi – giunge finalmente ad una svolta. È stata fissata per il 30 settembre la conferenza dei servizi presso Città Metropolitana, che dovrà esprimersi in merito alla richiesta avanzata dalla società Demid di realizzare un impianto di triturazione di rifiuti inerti in Martesana.
La conferenza
Alla conferenza del 30 settembre parteciperanno tutti i portatori di interesse, comprese le tre amministrazioni comunali coinvolte, vale a dire: Bussero, Cassina de’ Pecchi e Cernusco sul Naviglio. L’incontro, che si svolgerà da remoto, potrebbe essere decisivo, dal momento che Città Metropolitana, alla luce di tutto ciò che avvenuto nell’ultimo anno, dovrà decidere se dare il via libera all’intervento oppure bloccarlo.
La prima conferenza dei servizi relativa alla costruzione del trituratore si è tenuta nel 2019. In quell’occasione Città Metropolitana aveva richiesto a Demid di fornire alcune integrazioni alla VIA, la Valutazione di Impatto Ambientale. Negli ultimi mesi, la società ha chiesto due proroghe a Città Metropolitana, che in entrambi i casi ha deciso di concedere più tempo per fare tutte le valutazioni necessarie. La documentazione richiesta è arrivata all’incirca un mese fa, a inizio agosto, ponendo finalmente le basi per organizzare una nuova conferenza dei servizi.
La protesta continua
Nel frattempo, Legambiente Martesana non ha fermato la sua battaglia contro la costruzione dell’impianto e ha organizzato un nuovo presidio di protesta davanti al sito, che si terrà sabato 19 settembre a partire dalle 10 presso il parcheggio di via Napoli, a Bussero, proprio davanti all’area dove dovrebbe sorgere il trituratore. Una manifestazione aperta a tutti – cittadini, Sindaci, amministratori, comitati, associazioni – per ribadire la propria contrarietà all’intervento.
«Noi come Legambiente sosteniamo questi impianti su tutto il territorio nazionale – ha precisato Giuseppe Moretti, coordinatore di Legambiente Martesana -, ma devono essere compatibili con le aree in cui si decide di realizzarli. Non si può imporre l’economia circolare alle comunità senza che si tratti di una scelta condivisa».
«Ciò che noi diciamo da mesi è semplice – ha proseguito Moretti -: questo impianto di triturazione è incompatibile con quell’area. Preferiremmo che interventi di questo genere si facessero in aree dismesse, non nei pressi di aree abitate, dove diventano un problema per tutti. Serve trovare altre aree più idonee».
Moretti ha poi rivolto un appello all’imprenditore De Poli, proprietario di Demid, che ha definito «un imprenditore illuminato e stimato».
«De Poli gioca un ruolo fondamentale in questo processo – ha concluso – ed è ancora in tempo per tirarsi indietro di fronte a tutti questi problemi che abbiamo evidenziato. Noi facciamo appello al suo buonsenso, affinché si trovi una soluzione alternativa».