Era stato promesso e alla fine è arrivato. L’amministrazione di Vimodrone ha ricevuto in Comune una delegazione del comitato di cittadini Salviamo il Lago Gabbana, che nella giornata di oggi, giovedì 24 settembre, ha organizzato un presidio di protesta proprio davanti al Municipio, per ribadire le proprie preoccupazioni in merito all’intervento di interramento del lago.
Ad estendere l’invito ai cittadini è stato l’assessore all’ambiente Andrea Citterio, che ha ascoltato le ragioni dei manifestanti e ha stabilito la data del primo incontro per il tavolo di lavoro, che si svolgerà il 5 ottobre e avrà l’obiettivo di elaborare un piano per l’area dove sorge l’ex cava.
«Di fronte a delle preoccupazioni il ruolo di un amministratore è quello di ascoltare e confrontarsi. L’ho fatto quando ero capogruppo in Consiglio Comunale e intendo, a maggior ragione, continuare a farlo adesso come assessore – ha dichiarato l’assessore all’ambiente Andrea Citterio -. Con questo spirito ho ricevuto una delegazione del comitato in presidio sotto il Comune – ha proseguito – ai quali ho consegnato l’invito per il primo appuntamento del tavolo di lavoro dove potranno portare, così come tutti gli altri soggetti coinvolti, proposte concrete e realizzabili».
Il confronto si allarga
Già negli scorsi mesi il Comune di Vimodrone aveva avviato un confronto costruttivo con la proprietà, riuscendo ad ottenere una serie di garanzie sui lavori, come l’istituzione di un impianto di videosorveglianza, un tetto massimo sul transito dei camion e quattro rilevazioni all’anno per testare la qualità dell’acqua. Con l’avvio del tavolo di lavoro, l’asse del confronto si allargherà fino a comprendere anche i cittadini del Comitato e le associazioni ambientaliste interessate, così da ridisegnare – insieme all’amministrazione comunale – il futuro del lago Gabbana.
«Lo avevamo annunciato e ora il tavolo di lavoro per la cava Gabbana diventa realtà – ha aggiunto il sindaco Dario Veneroni -. Il dissenso va ascoltato, ma ora, dopo la protesta, associazioni e cittadini interessati avranno la possibilità di confrontarsi in una sede ufficiale».