La campanella sta per suonare per molti studenti e anche le scuole di Carugate si stanno preparando a riaccogliere i propri alunni dopo mesi di stop forzato nel migliore dei modi. O forse no. In questi giorni l’amministrazione del Sindaco Luca Maggioni è sotto accusa per come ha gestito il rientro a scuola, con poche informazioni chiare alle famiglie. Su tutti, è il gruppo Insieme per Carugate a essere «allibito» per come la giunta di ProCarugate ha gestito il rientro in classe di migliaia di alunni.
«Siamo allibiti per la gestione delle scuole – ha fatto sapere attraverso un comunicato stampa Roberta Ronchi, capogruppo di Insieme per Carugate -. Comunicazioni molto generiche e selfie sui social di Sindaco ed Assessore, ma nessuna spiegazione su come nei fatti è stata affrontata la riapertura».
Niente tempo pieno alla scuola per l’infanzia
Una delle problematiche sollevate dal gruppo di minoranza riguarda gli orari della scuola per l’infanzia: molti genitori, infatti, dovranno riorganizzare le proprie giornate con nonni e babysitter, perché ai bambini non sarà più garantito il tempo pieno. Inoltre, i genitori dei bambini avrebbero saputo delle modifiche d’orario a pochi giorni dall’inizio della scuola: «Orario ridotto per tutto l’anno scolastico solo per Carugate, da quello che abbiamo potuto capire» ha aggiunto Ronchi nel comunicato.
La latitanza della maggioranza
Il gruppo Insieme per Carugate rimprovera all’amministrazione la scarsa comunicazione con le famiglie e non perdona il «totale disinteresse» della giunta Maggioni nei confronti della scuola nei mesi scorsi: «Non c’è stata informazione e coinvolgimento in tutto quest’anno in realtà. L’unica commissione scuola, convocata il 7 maggio, è stata chiesta da noi dell’opposizione, conclusa con l’impegno dell’Assessore Sangalli di convocarne un’altra a luglio, che stiamo ancora aspettando».
Non solo la minoranza starebbe ancora aspettando un incontro, ma chiede ancora una risposta ad alcune mail inviate mesi fa riguardo ai numeri della didattica a distanza.
Il movimento capitanato dalla Ronchi denuncia anche di aver appreso solo dai giornali del trasferimento della dirigente scolastica. «Non chiediamo di fare miracoli – ha concluso la capogruppo -, visto il periodo difficile con le direttive a livello nazionale a volte irrazionali, ma almeno informazione invece di assordante silenzio».