A Gorgonzola quest’anno il post scuola per i bambini delle scuole dell’Infanzia Collodi e Rodari non partirà. La notizia, arrivata solo a inizio settembre, ha messo in agitazione alcuni genitori, preoccupati per quel che dovranno affrontare trovandosi a gestire orari impossibili tra scuola e lavoro.
L’incontro pubblico
Come spiegato dall’Amministrazione nella conferenza stampa sulla scuola, di pochi giorni fa «La severità del protocollo per il contenimento del contagio non ci permette di avviare da subito il servizio post scuola dell’Infanzia», ma ai genitori di Gorgonzola il dubbio che si sarebbe potuto fare qualcosa di più è rimasto. Venerdì 11 settembre il Comune ha così deciso di aprire le porte della Sala Consiliare alle mamme e ai papà gorgonzolesi interessati al servizio, per avere un confronto diretto e capire come risolvere la situazione (qui lo streaming dell’incontro).
All’incontro hanno partecipato il Sindaco Angelo Stucchi e l’Assessora all’Istruzione Ilaria Scaccabarozzi, che ha subito cominciato spiegando il perché si sia scelto di eliminare, almeno nella prima parte dell’anno, il servizio di pre e post «Nelle linee guida, l’auspicio che viene fatto per i bimbi da 0 a 6 anni è quello di non mischiare le classi, di fare in modo che anche il personale non venga mischiato e che i bambini abbiano i loro spazi per tutta la durata del tempo scuola. In questo modo si forma la così detta bolla. Con il post scuola, tutto il lavoro fatto per mantenere questa bolla verrebbe vanificato. Garantiamo che i vostri bambini a scuola saranno al sicuro, – ha continuato l’Assessora – perché stanno in un gruppo specifico con i loro spazi interni ed esterni, i loro insegnanti e i loro giochi che vengono lavati ogni sera».
Soluzioni per il pre post scuola
Durante l’incontro però sono state molte le domande e le questioni sollevate dai genitori: non solo una mancanza di servizio, ma anche un apparente disinteressamento sui reali bisogni delle famiglie, a cui si sarebbe potuto chiedere un parere attraverso un’indagine «Spesso i genitori – ha spiegato Scaccabarozzi – non iscrivono i propri figli a un servizio senza prima sapere esattamente quanto gli verrà a costare e questo noi non avevamo modo di preventivarlo mesi fa. Sarebbero in ogni caso state delle previsioni falsate».
Domanda dopo domanda, durante il confronto si è aperta la strada per un’ipotesi: l’inserimento di 14 educatori – uno per ogni “sezione colore”, 5 alla Rodari e 9 alla Collodi – che si occupino di integrare il tempo scuola per chi ne avesse necessità. Una soluzione che richiede un tempo amministrativo ben preciso, ma che l’Assessora ha promesso verrà prese in seria considerazione.
Intanto, ha fatto sapere «Metteremo a punto una delibera nella quale prevediamo un contributo economico per i genitori che non hanno potuto avere il pre e post scuola – e anticipando quelli che potrebbero essere i requisiti ha detto – Sicuramente il fatto di aver già richiesto il servizio precedentemente, a meno che non sia il primo anno del bambino, avere entrambi i genitori che lavorano e rientranti in fasce Isee, che terremo abbastanza alte».
Ingressi e uscite
Allo stesso modo è sembrato necessario prendere in considerazione anche la rivalutazione di alcuni passaggi dei protocolli di sicurezza, nello specifico sull’entrata e l’uscita dagli edifici scolastici «Io ho tre figli uno al Peter Pan, uno al Molino Vecchio e uno alla Rodari. Come faccio a farli entrare tutti nel giro di mezz’ora? Dovrei prendere un tappeto volante. Ma non solo: i fratelli devono anche poter entrare negli istituti, perché altrimenti dove li lascio quando vado a prendere gli altri?» ha detto una mamma verso la fine dell’incontro, conclusosi con le rassicurazioni dell’Assessora «Già da lunedì mi confronterò con la giunta e con il servizio istruzione per valutare tutte le cose che mi sono state dette».