Flora Fontanelli: la musica come leit motiv della sua vita

Un linguaggio universale per scoprire emozioni

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Flora Fontanelli, classe 1995, è una giovane violinista italo-ungherese ma gorgonzolese di adozione che ha scelto la musica come leit motiv della sua vita. Cresciuta in una famiglia di musicisti ha nel sangue questa passione, che l’ha portata alla ribalta a livello nazionale e internazionale. Vincitrice del Premio Rancati di Milano, l’European Music Competition di Moncalieri e il Concorso Strumentistico Nazionale di Giussano. 

Intraprendente, sensibile e idealista

Flora Fontanelli ha conseguito il Diploma Accademico di primo livello con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio “G.Verdi” di Milano, si è specializzata all’Universität “Mozarteum” di Salisburgo e ha ottenuto il  Master in “Performance” al Royal College of Music di Londra.

«Ho sempre sentito mia madre suonare la viola e a 5 anni ho detto ai miei genitori che volevo iniziare a suonare il violino – ha esordito Flora Fontanelli – Ho deciso però di diventare musicista professionista solo a 19 anni, mentre ero in Erasmus a Salisburgo. L’ambiente stimolante, l’impegno dei miei compagni e l’entusiasmo degli insegnanti che mi hanno fatto scoprire un mondo vasto e bellissimo, quello della musica, mi hanno convinta che questo era ciò che avrei voluto fare ogni giorno della mia vita». 

Il violino, strumento del cuore

Flora Fontanelli suona un violino P. De Barbieri, gentilmente offerto in comodato d’uso dalla Fondazione A. C. Monzino di Milano. «Ho scelto il violino per il bellissimo repertorio e per la sensazione fisica che si prova quando con l’arco si fanno vibrare le corde di uno strumento di legno, come appunto il violino: la cassa armonica vibra e, nel caso del violino, questo si ripercuote sulla spalla sinistra e la parte sinistra del petto, proprio dove c’è il cuore. La musica rappresenta un modo di esprimermi – ha sottolineato – che mi permette concretamente di percepire le emozioni e i pensieri che fanno parte dell’essere umano. É un linguaggio universale che permette di scoprire la nostra sfera emotiva, di interpretarla e di esprimerla al meglio. Tutti siamo potenzialmente in grado di comprenderla perché si basa su valori e sentimenti umani. È un mezzo di insegnamento e di crescita di cui ognuno di noi avrebbe bisogno».

Esperienze in giro per il mondo

Oltre all’attività solistica si esibisce, in qualità di orchestrale, con la Sinfonieorchester der Universität Mozarteum Salzburg, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Milano, la RCM Symphony Orchestra e in importanti sale da concerto come la Royal Festival Hall di Londra, la Großer Saal der Stiftung Mozarteum di Salisburgo, la Sala Verdi del Conservatorio di Milano e la Grand Hall della F. Liszt Academy di Budapest. Fa parte dell’ensemble barocco “Aura Musicale” e suona stabilmente in duo con il pianista Danilo Mascetti con una ricca attività concertistica, sia in Italia sia all’estero. Violinista della Southbank Sinfonia di Londra dal 2019 al 2021. 

«La Southbank Sinfonia è un programma per giovani musicisti diplomati – ha dichiarato– L’obiettivo è aiutarli a costruire le capacità necessarie per affrontare il panorama musicale del ventunesimo secolo con attività orchestrali e progetti per le scuole, esperienze nei diversi generi musicali, classica, barocca, jazz, progetti di musica da camera e collaborazioni con importanti personalità e orchestre del panorama musicale europeo». 

È ideatrice e direttore artistico di Tolma Festival of Music and Art, che si tiene a Milano, dove i bambini e gli adulti hanno modo di scoprire la bellezza del rispetto, della solidarietà e della cooperazione attraverso attività musicali e artistiche sia aperte al pubblico che alle scuole.

«Tolma è la realizzazione di ciò in cui credo e la concretizzazione del significato che do alla musica e, in generale, alla cultura – ha concluso Flora Fontanelli – Guardo al futuro con tanti progetti che nella mia mente si moltiplicano continuamente. Uno di questi riguarda il Duo Mirror, creato con Elisabetta Cuccaro, con l’idea è alternare musica e poesia attorno a un unico tema».

Augusta Brambilla