Sono giorni frenetici quelli che precedono l’inizio di questo particolare anno scolastico e tra le procedure burocratiche da sbrigare e i protocolli operativi da mettere a punto, il rischio è quello di lasciar da parte, seppur involontariamente, le tante emozioni di chi tra i banchi ci si ritroverà a breve.
Alfabeto dell’Accoglienza è il titolo di un ciclo di tre incontri online che si sono svolti a inizio settembre, organizzati dalla Cooperativa Libera Compagnia di Arti & Mestieri Sociali nell’ambito del progetto Come Pietre nell’Acqua. I webinar sono stati finalizzati proprio al supporto degli insegnanti verso il ritorno alla didattica in presenza «Al termine di un anno scolastico complesso, – hanno spiegato gli educatori del progetto – stravolto da un’epidemia sanitaria che ha coinvolto anche la scuola e il suo personale, abbiamo pensato di sostenere e supportare gli insegnanti di tutte le scuole di ogni ordine e grado in quello che è il tema dell’accoglienza a settembre: quali emozioni al ritorno sui banchi, quali nuove regole, come rielaborare il passato e proiettarsi verso il futuro?».
Ripartire accogliendo
I webinar, condotti dalla dott.ssa Alessia Corticelli e dal dott. Luca Ercoli all’interno del progetto Come Pietre nell’Acqua finanziato da Fondazione con I bambini nel Fondo di contrasto per le povertà educative, hanno affrontato il tema dell’accoglienza dei docenti, del rinforzo delle competenze nuove e ritrovate, degli alunni e dei loro genitori costruendo insieme un alfabeto dell’accoglienza.
Gli incontri, a cui hanno preso parte 356 insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado Schweitzer, Sabin e Galbusera di Segrate e dell’Iqbal Masih di Pioltello, sono stati l’occasione per parlare di inclusione e del contrasto alla dispersione scolastica, che è proprio l’obiettivo di una delle 7 azioni del progetto Come pietre nell’Acqua. «Le attività previste – hanno detto gli educatori – sono state adattate alle contingenze attuali mantenendo però lo sguardo sui ragazzi, sulle scuole, sulle famiglie e sul territorio intero che abbiamo delineato in fase progettuale. Questo settembre, a differenza degli scorsi anni, è importante ripartire, qualsiasi scenario ci sarà (in presenza, a distanza, metà e metà) avendo in mente il primo grande nodo cruciale del rientro: l’accoglienza nella sua accezione di “Ricevere presso di sé, ammettere nel proprio gruppo”».
Il progetto
Come pietre nell’Acqua è un progetto nato nel 2018 e da allora si occupa di temi legati alle diseguaglianze determinate da situazioni di povertà educativa, cercando di offrire agli adolescenti opportunità di attraversare esperienze e ruoli straordinari, facendo emergere desideri, vocazioni e talenti..
A breve le molte altre attività del progetto Come Pietre nell’Acqua ripartiranno, anche in presenza, sempre garantendo le dovute misure di sicurezza. Qui il sito e la pagina Facebook del progetto per rimanere aggiornati sulle attività future.