Alberto Castagna, il colognese campione italiano di volo libero

Trent'anni fa il primo lancio con il parapendio, oggi è CT della Nazionale

In alto da sx: Marco Busetta, Christian Biasi, Joachim Oberhauser (campione mondiale individuale), Alberto Biagio Vitale. In basso da sx: Silvia Buzzi Ferraris, Alberto Castagna.
categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Alberto Castagna, classe 1963, milanese di nascita ha donato alla sua città di adozione, Cologno Monzese, un altro prestigioso successo nel parapendio diventando campione italiano classe Serial 2020 nei cieli piemontesi. Il volo libero lo ha consacrato anche CT della Nazionale Italiana di parapendio, che nel 2019 ha ottenuto il titolo mondiale in Macedonia.

Una nuova vita

Alberto Castagna è un agente di commercio, con un passato da calciatore e alpinista. Si approccia al parapendio nell’estate del 1989 sulla cima del Bernina per una felice coincidenza che gli cambierà la vita: l’incontro con un alpinista.

«Rimasi scioccato quando lo vidi scendere fino a un piccolo nevaio, aprire lo zaino, estrarre uno “straccio” che sembrava un paracadute, assicurarselo con due moschettoni all’imbrago da arrampicata, fare una piccola corsa e volare via», ha raccontato Alberto Castagna. «Mi informai e scoprii che era il parapendio. Qualche tempo dopo feci il mio primo volo da solo in Valsassina, vicino a Lecco. Era iniziata una nuova vita».

Il volo libero è un sogno che tanti di noi cullano e che Alberto Castagna ha realizzato. «Volare è molto semplice – ha spiegato – ed è un’attività che fa più impressione vedere che praticare. Consiglio di provare la prima esperienza in tandem con un istruttore. Poi se si volesse continuare, è necessario frequentare un corso in una scuola di volo certificata dall’Aeroclub d’Italia, che è la nostra Federazione Sportiva, per ottenere l’attestato di pilota».

«Ad ognuno il volo regala sensazioni molto diverse – ha aggiunto -. La sensazione di solitudine che provo in volo, solo con me stesso, con le mie fragilità, sapere che non ti può aiutare nessuno, che devi “cavartela” da solo, i panorami mozzafiato che ammiro da una prospettiva unica».

Campione italiano di parapendio classe Serial

Il 2020 non era iniziato con grandi premesse. Tre voli a gennaio, un solo volo a maggio e due manche di Coppa Italia a Sestola.

«Sono arrivato alla Coppa Italia con molti dubbi sul mio stato di forma – ha spiegato Castagna -. Ho avuto una buona dose di fortuna e ho volato con un parapendio che andava veramente bene. Allora ho cercato di caricarmi e, guardandomi dentro, mi sono riproposto di andare in aria, volare al massimo delle mie capacità, non pensare a nulla e provare a chiudere la manche con i primi. Dopo il primo giorno, ho capito che il feeling con la vela era ottimo, che la in volo la testa era per la gara e che ogni scelta che facevo si rivelava poi essere quella giusta. Lì ho sentito dentro di me che ce la potevo fare!».

Arrivare sul gradino più alto del podio è il frutto di un impegno costante e di tanta passione. «Diversi sono i fattori che ti portano al traguardo: l’esperienza, una grande motivazione, una mente sempre lucida, la conoscenza del proprio mezzo di volo e del luogo dove si svolge la gara, la capacità di interpretare le condizioni aerologiche della giornata sono tutti ingredienti che concorrono al risultato finale», ha ribadito.

L’esperienza con la Nazionale Italiana di parapendio

Alberto Castagna viene chiamato alla guida della Nazionale nell’aprile del 1998. Fino ad oggi la Nazionale ha totalizzato 6 medaglie d’oro individuali, 2 ai Mondiali e 4 agli Europei, di cui 1 femminile, e diverse medaglie d’argento e di bronzo.

«Nessun pilota/atleta italiano è un professionista e nemmeno io – ha spiegato Castagna -. Nessun pilota vive di competizioni. Tutto il sistema che ruota intorno all’atleta è basato sulla passione di chi ci lavora. Ciò non esclude però che ci sia un altissimo livello professionale, da parte di atleti e tecnici, tale da aver portato l’Italia al vertice Mondiale. La vittoria del Campionato Mondiale nel 2019 in Macedonia è stata una grande emozione, penso la soddisfazione più grande ma, più che il risultato in sé, per il clima che si è creato nella squadra che ha contribuito al risultato finale».

Un futuro ricco di progetti

«Nel 2021 la Nazionale Italiana parteciperà al Campionato Mondiale in Francia. L’obiettivo principale è vincere il titolo in casa dei francesi che sono i nostri maggiori competitor – ha concluso Alberto Castagna- Tra i miei obiettivi personali, quest’anno vorrei chiudere vincendo la Coppa Italia. Mancano solo due gare e al momento sono primo: penso che il risultato sia alla portata. Nel futuro accarezzo il sogno del mio terzo titolo italiano e qualche bel risultato in Coppa del Mondo!».

 

Augusta Brambilla