Buone notizie per i genitori dei piccoli liscatesi, che da due mesi attendono di sapere che ne sarà dei loro bambini: la primaria di Liscate aprirà una seconda sezione. Nessuno spostamento dei bambini, quindi, verso le scuole di Melzo.
Da Liscate a Melzo per cinque bambini della primaria: la polemica
Se ne parla da luglio, quando, a causa del basso numero di alunni presenti alla primaria Gianni Rodari, si era parlato di sopprimere la seconda sezione. Soppressione che, però, avrebbe causato per cinque piccoli alunni – che a quel punto sarebbero risultati “di troppo” – il trasferimento alla scuola elementare Mascagni di Melzo.
Primaria Liscate, aperta la seconda sezione
La buona notizia, però, è arrivata questa mattina, annunciata direttamente dal sindaco Lorenzo Fucci, che ha ringraziato tutti i protagonisti della vicenda per l’impegno profuso affinché la situazione si concludesse positivamente: la seconda sezione elementare, nonostante il ridotto numero di alunni iscritti, è stata ripristinata, e tutti i bimbi potranno aprire i propri libri in quel di Liscate – novità governative permettendo.
«È una grande vittoria per tutta la comunità Liscatese! Finalmente è ufficiale: anche quest’anno, pur avendo un numero ridotto di bambini iscritti al primo anno della scuola primaria, siamo riusciti ad ottenere due classi. Nessun bambino dovrà andare a Melzo! – ha commentato il primo cittadino – Come dicevo all’inizio di questa vicenda, il successo è arrivato solo grazie all’impegno di tutti. Lasciatemi quindi ringraziare in primis l’Assessore Elisabetta Seghizzi e la dirigente scolastica Laura Pecorini. Grazie anche ai rappresentanti del consiglio d’istituto, alla sua Presidente Paola Micci e al comitato dei genitori. Grazie alla dr.ssa De Pari e al responsabile dell’ufficio scolastico territoriale dr. Bussetti. Ma un grande grazie va alle 28 famiglie dei bambini iscritti, che si sono affiancate all’amministrazione in questa difficile partita, forti nella loro contrarietà, ma responsabili e corretti nelle loro azioni. Una comunità agisce così, insieme per il bene comune».