Estate in vetta: una notte al rifugio Bertacchi

    Gita in una bella valle italiana che sa già un pò di Svizzera

    credit: montagnenostre.net
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    Quattro percorsi in montagna per chi passa agosto in Martesana. Una boccata d’aria fresca e un assaggio di vacanza che è possibile trovare a poca distanza da Milano. Dopo l’edizione dell’estate 2019, la redazione di fuoridalcomune.it, in collaborazione con il CAI di Cernusco sul Naviglio, ha deciso di fare nuove proposte, due per famiglie e due per escursionisti più esperti. Una scelta confermata soprattutto in un anno in cui, a seguito dell’emergenza sanitaria, molte persone non si muoveranno o lo faranno comunque meno. 

    Per scoprire tutte le attività del CAI di Cernusco sul Naviglio è possibile consultare il loro sito o la loro pagina Facebook.

    Per effettuare escursioni è sempre necessario dotarsi di tutta l’attrezzatura e vestiario tecnico necessario, considerare il proprio livello di preparazione e informarsi anche attraverso siti specializzati. 

    Come prima meta vi proponiamo il suggestivo rifugio Bertacchi, situato in valle Spluga, in provincia di Sondrio. Un percorso adatto anche ai bambini dai 6 anni in sù con un minimo di preparazione e allenamento.

    Una notte al rifugio Bertacchi

    Un percorso tra roccia e prati, tra acqua e cielo. Un posto abitato da marmotte, caprioli ed ermellini. Una gita in una bella valle italiana che però sa già un po’ di Svizzera.

    Il rifugio Bertacchi si trova sul versante orientale dell’alta val San Giacomo, in valle Spluga (SO), ed è raggiungibile con circa due ore e mezza di camminata, arrivando ad una altitudine massima di 2.170 metri. Un percorso abbastanza lungo ma dolce, adatto ad adulti e bambini, che alterna passaggi su prato e altri su rocce. 

    E’ possibile partire dalle rive del lago Montespluga, in località Surretta (m.1906). Da qui si sale in lieve pendenza lungo il versante meridionale dello Spadalozzo, dove si alternano prati e pietra. Una volta raggiunto il bivio per la cava si imbocca il sentiero per il rifugio che a questo punto è già visibile.

    Per raggiungerlo è necessario superare un tratto un po’ esposto, attrezzato con una lunga catena. E’ sempre bene tenere i bambini per mano, anche se il sentiero è abbastanza ampio e il sostegno è ideato per gli attraversamenti con ghiaccio e neve.

    Prima di raggiungere il rifugio, dedicato al poeta e critico letterario Giovanni Bertacchi, si passa dal suggestivo lago Emet e da un monumento formato da un bossolo tricolore sormontato da una madonnina. Ammirato lo splendido lago, con pochi passi in salita, si giunge a destinazione, dalla quale sarà possibile tornare indietro una volta rifocillati o il giorno successivo, dopo una notte passata in rifugio.

    “La capanna dell’Emet”

    Entra e riposa.
    C’è la mensa, e il fuoco,
    il lettuccio, la lampada …….
    Potrai produr la sera, com’è tuo costume,
    sotto la luce placida, che veglia
    come un’anima al lembo dei ghiacciai.
    Di su gli Andossi chiederà il pastore:
    – Per chi stasera splenderà quel lume?
    Mentre tu dorma, non inoperosa
    starà la notte. Il cirro che di prima
    sera vedesti, col suo fiocco lieve,
    screziare il sereno all’orizzonte,
    crescerà, crescerà da cima a cima
    coprendo il cielo. E tu domani, all’alba
    sospinto l’uscio, incontrerai la neve.
    tutto candido intorno a te! Dai lenti
    ridossi ai balzi, agli ultimi ciglioni,
    tutto un incanto sul prato alpino!
    Dimenticàti i pascoli, i sentieri,
    una terra tornata al proprio inverno
    per rinnovare a te le sue stagioni,
    e rioffrirti intanto il tuo cammino.

    G. Bertacchi da “Il Perenne Domani”, 1929

     

    Riepilogo informazioni tecniche

    Andata

    Escursione Difficoltà: E
    Durata salita al rifugio: 2 ore e mezza
    Dislivello: + 300 m sabato
    Quota massima raggiunta: 2170 m

    Ritorno

    Escursione Difficoltà: E
    Sentiero di rientro al parcheggio.
    Durata : 2 ore e mezza Dislivello: – 300 m

    Ecco il “Piano rifugio sicuro” per il contenimento dell’epidemia da covid-19.