«Un’operazione inutile e dannosa, che riduce le aree verdi e serve solo a sistemare alcune questioni private». Così è stata descritta l’ultima variante al PGT da parte del gruppo consiliare La Città in Comune – Sinistra per Cernusco, attraverso le parole della capogruppo Rita Zecchini.
Secondo i calcoli iniziali, il 20 luglio scorso avrebbe dovuto tenersi la conferenza finale della Valutazione Ambientale Strategica, atto preliminare per l’approvazione della variante al Piano di Governo del Territorio. L’elevato numero di osservazioni depositate in comune ha spinto l’amministrazione comunale cernuschese a posticipare la conferenza della VAS, fissata ora per il 30 settembre.
Fra le tante osservazioni avanzate, alcune provengono da La Città in Comune – Sinistra per Cernusco, che ha presentato quattro proposte legate da un unico comun denominatore: la richiesta di non sacrificare aree verdi di pregio per interventi ad alto impatto ambientale.
No all’ampliamento del centro sportivo di via Buonarroti
La principale presa di posizione del gruppo guidato da Zecchini riguarda la contrarietà all’ampliamento del centro sportivo comunale di via Buonarroti. La variante al PGT presentata dall’amministrazione cernuschese, infatti, individua un’area posta lungo la Provinciale SP120 – attualmente inserita nel Parco PLIS Est delle Cave e destinata al «rafforzamento della naturalità e del bosco urbano» – proprio per un ampliamento dei servizi per lo sport.
«Convinti della necessità di una ridefinizione degli spazi del centro sportivo comunale – ha spiegato in una nota la capogruppo Rita Zecchini -, per dare il giusto spazio alle diverse discipline sportive che vi hanno sede, crediamo si debbano valutare soluzioni alternative, come la collocazione in aree già antropizzate e meno impattanti dal punto di vista ambientale».
Altre due osservazioni presentate dal gruppo consiliare di minoranza si concentrano invece sulla situazione di via Cevedale, dove l’amministrazione comunale ha deciso di eliminare l’edilizia residenziale convenzionata. Secondo Zecchini, questa decisione fa sì che «ad essere sacrificati siano gli interessi di quella parte di popolazione che potrebbe accedere all’acquisto di un’abitazione solo attraverso l’edilizia convenzionata». L’area interessata, inoltre, tocca una porzione di terreno esterna rispetto all’attuale area edificata e, secondo Zecchini, andrebbe pertanto inserita fra le aree di ampliamento del Parco Locale di Interesse Sovracomunale Est delle Cave.
«L’amministrazione comunale è ancora in tempo per fermare questa variante»
In vista del prossimo consiglio comunale, Rita Zecchini ha assicurato che il suo gruppo non porterà soltanto le osservazioni, «ma un’idea di città che punta ad un reale consumo zero di suolo, alla preservazione e allo sviluppo di aree verdi di qualità, disponibili al confronto con tutti i cittadini e i soggetti che a vario titolo hanno a cuore il territorio, l’ambiente e la qualità dell’abitare. L’amministrazione comunale – ha aggiunto – è ancora in tempo a fermare questa variante. Ci auguriamo che la pausa estiva porti consiglio».