Il Lockdown non ha fermato il comitato “Basta ampliamento centri commerciali” di Carugate che da tempo si batte per evitare un’eventuale espansione del Carosello. I membri del comitato – che hanno trovato appoggio anche in alcune forze politiche – temono che questo avrebbe importanti e ripercussioni sulla viabilità e, di conseguenza, sull’inquinamento atmosferico, oltre ad aggravare la crisi del commercio di vicinato.
La petizione europea e le osservazioni al PGT
A inizio ottobre è stata lanciata una petizione europea
– che riferiscono sarà discussa entro settembre – rivolta alla Commissione petizioni e direttamente al Parlamento di Bruxelles e Strasburgo. Oltre a portare avanti il documento, il comitato ha presentato osservazioni al Piano di Governo del Territorio in cui esprime contrarietà a tre ambiti di ampliamento e chiede di inserire la dicitura «satura» nel piano delle regole riferito alle aree dei centri commerciali.
«Denunciamo da anni il serio pericolo per l’ennesima colata di cemento che incredibilmente triplica e porterà con se un forte aggravamento del traffico, l’evidente peggioramento della qualità dell’aria, la riduzione dei posti di lavoro e l’aggravio della crisi del commercio di vicinato e dell’indotto – hanno scritto – L’ambiente, la vivibilità e la salute dei cittadini che il Sindaco dovrebbe tutelare, saranno messi a rischio e questo contrasta con gli obiettivi del Piano di Governo del Territorio».
Una lunga vicenda
Quella dell’opposizione all’ampliamento del centro commerciale Carosello è una lunga vicenda che ha coinvolto politica e associazioni non solo a Carugate. Da raccolte firme, alla proposta di un referendum, fino addirittura alla rottura della maggioranza nella vicina Cernusco sul Naviglio, con deleghe ritirate a Rita Zecchini di Sinistra per Cernusco dall’allora sindaco Eugenio Comincini.