La grande incognita dei centri estivi 2020

C’è chi li fa partire e chi no: ogni comune offre proposte uniche e con costi molto diversi tra loro

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Organizzare i centri estivi o no? Questo è stato un dei dilemmi che hanno dovuto affrontare tutte le amministrazioni comunali dell’area della Martesana. Come garantire la giusta organizzazione, la sicurezza, il distanziamento e il divertimento durante la pandemia ancora ben lontana dall’essere sconfitta?

Le regole da seguire sono veramente limitanti e molto dispendiose, per questo molte amministrazione hanno temporeggiato per capire come aiutare le famiglie durante il periodo estivo.

Le proposte e i costi

Il comune di Cernusco ha pensato a tre diverse proposte per poter soddisfare un’ampia fascia d’età: «Abbiamo pensato a un centro estivo per la fascia 0-3 anni, una per quella dai 3 ai 6 anni e poi una per i bambini delle elementari – racconta l’assessore Nico AcamporaIl costo a settimana è di 90 euro a bambino, pasto incluso. Per i bambini dai 0 ai 3 anni nel costo settimanale sono inclusi anche i pannolini. Non esiste una proposta rivolta ai ragazzi delle medie perché essendo più grandi possono autogestirsi, in ogni caso abbiamo appena formato 4 educatori che avranno il compito di girare nelle piazze e nei parchi di aggregazione frequentati dai ragazzi per offrire un po’ di intrattenimento, ma anche per fornire mascherine. L’abbiamo chiamata ‘Educativa territoriale’. Non solo, come Amministrazione abbiamo voluto garantire ai bambini con disabilità la possibilità di accedere ai campi estivi. Sono 25 al momento e ogni gruppo è formato da 6 bambini più un bambino con disabilità seguiti da 2 educatori».

A Cassina è l’oratorio San Domenico Savio ad assumersi l’onere del centro estivo, che nel 2020 è stato totalmente stravolto. Infatti, non è stata organizzata la consueta Città dei Ragazzi, ma una «Summerlife» inedita. Tra luglio e agosto i ragazzi e le ragazze tra gli 11 e i 14 anni avranno la possibilità di passare una settimana a Passo del Tonale. Il costo è di 290 euro ed esso include la camera d’hotel (totalmente autogestito dai volontari), servizio privato, pasti ed escursioni. Ogni gruppo sarà composto da al massimo 40 persone.

«Quest’anno abbiamo deciso di far collaborare le due grandi realtà del nostro paese: l’oratorio e Gestisport– ha detto il Sindaco di Carugate, Luca MaggioniL’oratorio ha cominciato a metà giugno accogliendo i ragazzi delle medie, Gestisport invece ha cominciato poco dopo e si dedica esclusivamente ai bambini delle elementari. L’amministrazione ha dato un grande contributo a entrambi per abbattere un po’ i costi, e abbiamo consigliato alle famiglie di sfruttare il buon Inps».

Il costo fissato dall’oratorio è di 70 euro a settimana mentre quello di Gestisport è di 135 a settimana per i residenti (35 euro sono integrati dal comune) e di 165 per i non residenti. A Carugate l’iscrizione è obbligatoria per minimo due settimane, al fine di garantire la stabilità del gruppo di 7 bambini come richiesto dalle normative.

Anche il centro Seven Infinity di Gorgonzola ha pensato solo ai bambini dell’asilo e delle elementari e non ha dei costi molto contenuti: per i bambini dai 3 ai 6 anni si parla, a settimana, di 190 euro per chi fa la giornata intera, pasto escluso. 95 euro per chi opta per la mezza giornata. Per i non residenti il prezzo lievita a 210 euro full time e 105 per la mezza giornata. Discorso analogo per i bambini delle elementari: 180 euro per la giornata completa e per i residenti, 90 euro per la mezza giornata. Per i non residenti il prezzo sale nel primo caso a 200 euro e per la mezza giornata a 100 euro.

Il comune di Vimodrone, invece, ha investito molto per aiutare le famiglie: «Il costo a settimana è di 60euro per tutta la giornata e di 30 euro per mezza giornata – racconta l’assessore Marco Egidio Albertinicome è stato abbattere i costi? L’Amministrazione ha utilizzato le risorse che ogni anno destina ai centri estivi. Inoltre abbiamo sfruttato il Decreto Rilancio, che prevede una quota in merito, e poi abbiamo attinto alle risorse di un fondo creatosi nei mesi di lockdown. Con questi soldi forniamo tutto: dal pasto, alle mascherine lavabili per i bambini a quelle chirurgiche per gli educatori, i gel igienizzanti e i termoscanner». A Vimodrone, inoltre, l’iscrizione può essere settimanale e non necessariamente bimestrale come accade in altri comuni e coprirà anche tutto il mese di agosto, fino alla riapertura delle scuole.

Chi non lo organizza

L’Amministrazione di Bussero ha reso noto che non saranno organizzati centri estivi comunali, questo perché far pagare 170 euro a bambino era ritenuto troppo, nonostante il contributo di 35.000 euro che il comune avrebbe messo a disposizione. Una scelta controcorrente, che mette al primo posto le spese che famiglie con più figli avrebbe dovuto affrontare per un servizio «Top di gamma», come detto recentemente dal Sindaco Rusnati. In paese, però l’oratorio propone un centro estivo suddiviso tra mattina e pomeriggio: la mattina è pensata per i bambini delle elementari, il pomeriggio per i ragazzi delle medie. Il costo è di 75 euro a settimana pro capite, prezzo non trattabile e non soggetto a sconti familiari.

 

Elisa Pancaldi