L’Amministrazione comunale di Gorgonzola ha adottato per il quarto anno consecutivo il provvedimento che dal 10 luglio fino al 7 settembre vieta la vendita d’asporto e il consumo di bevande alcoliche dalle 20.30. L’intento delle due ordinanze, a firma del Sindaco Angelo Stucchi, è quello di limitare gli episodi di disturbo della quiete pubblica.
Un’attività di presidio del territorio
Dall’attività di presidio del territorio da parte della polizia locale e dei carabinieri è emerso che nella stagione estiva aumenta esponenzialmente l’abuso di bevande alcoliche, consumate anche per strada soprattutto da parte di ragazzi e ragazzi, anche minorenni. Per questo motivo i divieti proibiscono l’abbandono di bottiglie di vetro, lattine e/o altri contenitori vari, al fine di evitare una scarsa igiene ed eventuali infortuni delle persone.
Il divieto di vendita per l’asporto e il consumo su aree pubbliche e privata di bevande alcoliche rimarrà in vigore fino al 7 settembre.
Le aree interessate
Le aree interessate sono, in particolare, la zona pedonale compresa tra le vie Marconi, Monsignor Cazzaniga, Argentia, Piazza De Gasperi, Piazza Europa, le stazioni della Metropolitana Cascina Antonietta, Gorgonzola e Villa Pompea nonché Via Matteotti, Piazza Italia, Vicolo Corridoni, Piazza Della Repubblica e Piazza Garibaldi.
Il divieto di vendita per l’asporto e il consumo su aree pubbliche e private di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione in qualunque contenitore è in vigore dalle 20.30 del 10 luglio alle 6.00 del 7 settembre 2020. È valido per tutte le tipologie di esercizi pubblici, esercizi di vicinato, medie e grandi strutture di distribuzione, fatta eccezione per i pubblici esercizi, in sede fissa e all’esterno degli stessi nelle aree in concessione, ove sono consentiti esclusivamente la somministrazione e il consumo sul posto con servizio al tavolo, facendo appello alla serietà degli esercenti.
L’inosservanza comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria che varia da un minimo di 25,00 € a un massimo di euro 500,00 € e la chiusura dell’esercizio e della struttura di distribuzione.