Cento giorni di convivenza con il Coronavirus. È la storia di una famiglia – composta da marito, moglie e due figli di 3 e 5 anni – che da inizio marzo si trova in isolamento presso la propria casa a Segrate. Tutti e quattro i membri della famiglia stanno bene, ma per oltre tre mesi ormai non hanno avuto rapporti ravvicinati con nessun parente o amico.
«Devo applaudirli per il coraggio e la serietà – ha scritto il Sindaco Paolo Micheli sul proprio profilo Facebook – e ringraziarli per il grande senso di responsabilità, civiltà e pazienza. Dopo un tampone negativo e l’uscita probabilmente per un errore dai registri di sorveglianza dell’ATS, avrebbero potuto in assenza di sintomi e controindicazioni tornare alla vita. Invece, correttamente, hanno atteso l’esito anche del secondo tampone, nuovamente positivo e di un terzo purtroppo sempre positivo, proseguendo con l’isolamento».
A portare affetto e senso di vicinanza alla famiglia ci ha pensato Gabriella, della Polizia Locale di Segrate, che ogni giorno li ha chiamati per sincerarsi delle loro condizioni di salute. Tra meno di due settimane la famiglia sarà sottoposta nuovamente al tampone e, in caso di esito negativo, potrà finalmente tornare ad abbracciare gli affetti più cari, chiudendo definitivamente il lungo periodo di isolamento domiciliare.