Passata la fase critica dell’emergenza Coronavirus, a Vimodrone si torna a parlare anche di Cava Gabbana. In questi mesi, infatti, la situazione si è evoluta su due fronti. Innanzitutto, il Comune ha proseguito la trattativa con l’azienda proprietaria del terreno, che ha concesso una serie di importanti garanzie in merito alla qualità del materiale utilizzato per il riempimento del lago e il rispetto per l’ambiente. Dall’altro lato, il Comune ha ripreso il confronto con cittadini e associazioni, annunciando che nelle prossime settimane sarà istituito un tavolo di lavoro per discutere del futuro della cava.
La trattativa con la società
Il dialogo fra l’amministrazione comunale e la società in merito al recupero dell’area ha portato a risultati importanti. Innanzitutto, come da progetto originale, l’azienda procederà al riempimento della cava con rocce e terre da scavo, ma non con materiale edile proveniente da demolizioni. In aggiunta, la società e il Comune hanno trovato un accordo per garantire che tutti i lavori di riempimento e riqualificazione avverranno nel rispetto dell’ambiente. Per esempio, la viabilità di mezzi stradali verrà monitorata con l’installazione di videocamere di sicurezza e non dovrà essere superiore a sei camion ogni ora.
Una serie di altre garanzie riguardano poi l’emissione di polveri, l’inquinamento acustico e la falda, i cui livelli di qualità dell’acqua verranno controllati prima dell’inizio dei lavori e altre quattro volte ogni anno, a discrezione dell’amministrazione.
In aggiunta, i proprietari hanno accettato di versare una polizza fideiussoria di 100mila euro a garanzia della realizzazione di un bosco o di un parco di 20mila metri quadrati.
Riprende il dialogo con i cittadini
Nelle prossime settimane, intanto, l’amministrazione comunale istituirà un tavolo di lavoro con associazioni e cittadini, a cui saranno invitati anche i rappresentanti del comitato Salviamo il Lago Gabbana. Un incontro che ha l’obiettivo di favorire la partecipazione e la trasparenza, a cui parteciparanno la società che realizzerà i lavori e alcuni enti sovracomunali.
«In questi mesi di lockdown l’attività per restituire una porzione di territorio alla comunità è proseguita – ha dichiarato il Sindaco Dario Veneroni – portando ad un accordo con la società su diversi punti critici sollevati anche dai cittadini e dalle associazioni. Vorrei sgomberare definitivamente il campo da qualsiasi spettro di speculazione edilizia dell’operazione, che anzi – ha sottolineato – permetterà di riportare un’area alle sue condizioni naturali originali. Vista l’importanza del tema – ha concluso – nelle prossime settimane sarà istituito un tavolo di lavoro composto da tutti i soggetti coinvolti per arrivare alla soluzione migliore possibile».