Un video che è un insieme di sacrificio, dedizione e adrenalina. Silvano Ambrosoni ha chiuso da dove era partito, a Cernusco, i suoi 100 Km di corsa che lo hanno portato dalla Martesana all’Adda ma anche, in piena notte, a percorrere le strade della sua città.
Una fase 2, ma è il caso di dire anche 3, che un runner non poteva che inaugurare correndo, facendo ciò che ama fare. Un’impresa sportiva che, in un momento in cui virus, lockdown e incognite sul futuro ci hanno fiaccati, assume però un significato più profondo, sa trasmettere energia, da trovare e dosare, nella corsa come nella vita.
All’origine era il Passatore
I suoi 100 Km di corsa Silvano Ambrosoni doveva farli in Toscana, con la gara del Passatore, che porta i runner da Fierenze a Faenza. Ma il Covid-19 ha bloccato tutto. Gara annullata e corsa tra ulivi, vigneti e colline rinviata al prossimo anno. «Mi ero iscritto, mi stavo preparando, poi è esploso quello che è esploso e a inizio aprile hanno annunciato l’annullamento». Così l’uomo dai 100 Km di fila ha dovuto resistere. Una resistenza mentale, quella che deve attuare una persona a cui viene momentaneamente strappato un sogno. Allora i workout al computer con i compagni di DASA sport e, dal 4 maggio, il ritorno alla corsa, all’alba o la sera per le vie di Cernusco. «Dal 4 al 21 maggio mi sono allenato correndo in tutto 200 Km»
I 100 sul naviglio
Forse non è come il paesaggio toscano, ma Silvano Ambrosoni a Cernusco ci è nato e ci vive e con il naviglio ha un legame sentimentale. Così, tra un workout e una corsa sulle piste ciclabili la mattina o la sera, pensando ai 100Km di corsa, si è detto: «Facciamolo lo stesso».
Detto fatto. Il 23 maggio, parte insieme a Davide Cassago, destinazione fiume Adda, dove un nubifragio e l’infortunio del suo compagno di corsa lo costringono a rallentare. A Cernusco i due tornano a piedi e arrivano che sono le 3 di notte. In tutto hanno totalizzato 65Km. Ambrosoni decide di correre per due ore per le vie della città, prima di incontrare alcuni amici di DASA sport e correre gli ultimi 20, fino al traguardo, lì dove era partito. «Per correre 100 Km ti devi sicuramente allenare tanto, ma la differenza – ha sottolineato – la fa la testa soprattutto nel momento che stiamo vivendo, con una preparazione da fare da soli».
Oltre a Davide Cassago, hanno corso con Silvano Ambrosoni Davide Frascino, Tania Callari, Andrea Destefani, Emanuele Rizzi, Simone Di Biase.