Segrate, parchi chiusi: in maggioranza non tutti sono allineati

Il sindaco ha scelto una via prudenziale. Cesare Lenisa (Lega Federalisti Segrate):«Decisione che sfiducia i segratesi»

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La fase 2 è iniziata e tutti siamo un po’ più liberi. Nella giornata di ieri, lunedì 4 maggio, le vie e le piazze dei comuni della Martesana si sono riempite di persone, molte delle quali hanno messo il naso fuori di casa dopo settimane. In alcuni comuni, dove i sindaci hanno dato il via libera, è stato possibile anche recarsi nei parchi, con l’obbligo di indossare la mascherine – tranne che per la corsa – e di mantenere il distanziamento. Segrate non è però tra questi. Il sindaco Micheli ha infatti adottato un approccio prudenziale, posticipando l’apertura degli spazi verdi. Scelta non condivisa da Cesare Lenisa, consigliere comunale di Lega federalisti Segrate (maggioranza), che ha criticato la decisione.

La linea attendista del Sindaco Micheli

Il Sindaco Paolo Micheli, sabato 2 maggio ha reso esplicita la scelta di non aprire i parchi a Segrate per almeno due settimane a partire dal 4 maggio. «A Segrate i parchi, grandi e piccoli, resteranno chiusi almeno per due settimane dopo il 4 maggio – ha scritto il sindaco – Per questa decisione che abbiamo preso a Segrate, stiamo ricevendo consensi e proteste – ha proseguito – soprattutto perché in alcuni Comuni a noi vicini, a Milano e in altre città e paesi della Martesana, i parchi verranno riaperti al pubblico».

Alla base della decisione del sindaco c’è, da un lato, la constatazione che una parte dei cittadini non rispetta le regole, dall’altro la consapevolezza che i numeri ufficiali sul contagio nella Città metropolitana di Milano non rispecchiano quelli reali. Da qui la linea attendista di Micheli, che valuterà il da farsi anche in base alle conseguenze della maggiore mobilità in regione e, nello specifico, nei comuni limitrofi che hanno fatto scelte diverse.

Cesare Lenisa: «Decisine proibizionista»

Una scelta, quella della chiusura dei parchi, non digerita dal consigliere Cesare Lenisa che, dopo essere andato al parco della Besozza (Limito), ha elogiato la sindaca di Pioltello Ivonne Cosciotti per aver dato fiducia ai suoi concittadini che hanno ricambiato, secondo quello che ha visto, con atteggiamenti responsabili

«Il sindaco Ivonne Cosciotti ha dato fiducia ai suoi concittadini ed ha vinto – ha scritto – Rimane il rammarico per i segratesi, a cui invece l’accesso ai parchi cittadini è stato negato da una decisione unilaterale del sindaco, che con ordinanza più restrittiva della normativa nazionale, li ha mantenuti chiusi».

Nello specifico il consigliere ha criticato sia il merito della decisione, definita «proibizionista», sia il metodo. «La cultura del governo per decreti, ordinanze e atti soggetti ad eccessiva discrezionalità di un singolo senza dibattito e collegialità da parte degli organi istituzionali preposti ( parlamento, Consigli regionali e comunali ) – ha infatti sottolineato – non mi appartiene».