La fase 2 inizia con un nuovo modello di autodichiarazione (qui) per gli spostamenti che è nella sostanza è uguale a quello messo a disposizione dopo il Dcpm del 26 di marzo, ancora utilizzabile barrando le voci non più attuali (qui il modello precedente in cui vengono indicate le voci da barrare).
Le visite ai congiunti (qui chi sono) rientrano nelle “situazioni di necessità”. Dopo aver barrato la casella, è necessario specificare nella sezione sottostante – “A questo riguardo dichiara che” – che lo spostamento è dovuto alla visita a un congiunto indicando il grado di parentela ma non le sue generalità, che non potranno essere chieste dalle forze dell’ordine