La Lombardia procede in questa fase 2 con cautela e con regole giù restrittive rispetto ad altre regioni: imposizione anche all’aperto dell’uso delle mascherine, monitoraggio della temperatura dei clienti all’ingresso dei ristoranti e adesso, come specificato dal presidente Attilio Fontana stesso, anche il divieto per congiunti, coniugi e conviventi di stare a meno di 1 metro di distanza quando siedono ai tavoli degli esercizi che somministrano cibo e bevande.
La polemica
Le prime polemiche a questa variazione sulle prescrizioni rispetto al resto d’Italia non hanno però tardato ad arrivare e Fontana ha prontamente risposto «Spiace non comprendere che prevedere tale misura anche per le famiglie è utile a semplificare la vita dei gestori, che altrimenti, si vedrebbero costretti a far da “poliziotti”. – Si è giustificato il Presidente di Regione Lombardia – Chiediamo a tutti di andare in giro con lo Stato di famiglia?».
La risposta di Fontana giungeva in seguito alle critiche del Sindaco di Bergamo Giorgio Gori che si era sfogato così su Twitter «Distanza tra i clienti dei ristoranti: la Regione Lombardia modifica le linee guida del governo e fa saltare la deroga per i familiari. Così due persone che dormono insieme dovranno cenare a 1 metro di distanza, e se il tavolo è largo 80 centimetri non potranno sedersi una di fronte all’altra».