Un chitarrista e un illustratore insieme per un tributo alla genialità del grande compositore italiano Ennio Morricone. Enea Leone – docete della scuola civica di Gessate – e Roberto Grasso – disegnatore gessatese – hanno creato un connubio tra l’amore per la musica e la passione per il disegno, ideando e realizzando il progetto “C’era una volta… Ennio Morricone”. I brani più celebri – da “Mission” a “Il Pianista sull’oceano”, da “Nuovo Cinema Paradiso” a “Il mio nome è nessuno” – sono eseguiti dalla chitarra di Enea Leone e fanno da colonna sonora dei “disegni in movimento” di Roberto Grasso.
L’ omaggio a un grande maestro
Un progetto che è unicità. La magia della chitarra classica di Enea Leone si unisce alla creatività di Roberto Grasso, che ha anche curato la regia dello spettacolo.
«Erano mesi che pensavo di estendere in forma di spettacolo le musiche che avevo trascritto del Maestro Morricone – ha detto Enea Leone – Ho sempre avuto la passione per le colonne sonore e per ogni forma d’arte. Ne ho parlato con Roberto che è riuscito a creare e rendere reale ciò che io avevo solo pensato e a sviluppare anche nuove idee. Fantastico!»
Roberto Grasso gli fa eco «Ogni brano è accompagnato da una proiezione video che viene preceduta da una scena significativa del film, di breve durata e di giusta intensità. Quando Enea inizia a suonare – ha sottolineato – siamo nel cuore dello spettacolo, sullo schermo vengono proiettati due video: i disegni in movimento realizzati su iPad e i montaggi con le sequenze tratte dai film che abbiamo scelto».
«La vera curiosità sta nel fatto che uno spettacolo non è mai uguale ad un altro- hanno specificato entrambi – Insieme si mescolano, in modo equilibrato e sapiente, i brani musicali, le scene dei film e i disegni. E ciò dona un punto di vista diverso dal solito di “spettatore e appassionato” al pubblico e lo rende molto più coinvolto e partecipe».
Un percorso “concertante” con una pluralità di voci
Un progetto che ha unito più arti come il disegno, la musica, la recitazione dei film, i personaggi, le storie e ha consolidato il connubio tra musica e immagine.
«La particolarità è nell’essere riusciti a elaborare per un solo strumento, la chitarra, la musica per orchestra assieme a dei “disegni in movimento” che all’inizio del brano partono da zero e si sviluppano prendendo forma mano che la musica prosegue – hanno spiegato i due artisti – Un percorso “concertante” delle due cose che si intrecciano costantemente. Qualsiasi tentativo di spiegare il nostro progetto non potrà mai rendere onore a delle musiche che sono dei capolavori, che sanno emozionare e che rendono questo spettacolo davvero “speciale”».
L’emergenza Coronavirus ha temporaneamente sospeso le date in programma per la primavera e l’estate ma non ha mutato lo spirito e la voglia di ricominciare.
«Stiamo pensando – hanno annunciato – di continuare a portare avanti questo progetto e di coinvolgere anche altri compositori di colonne sonore in una forma di spettacolo in cui la musica come filo conduttore ha il potere di legarsi alle immagini con grande semplicità e dare vita a sempre nuove e intense emozioni».
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Augusta Brambilla