Cologno, caos Consiglio: la versione di Roberta Cuono

Dalla rinuncia alla scelta di spendersi per Cologno. La versione di Roberta Cuono, finita al centro dello scontro politico in città

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La surroga del consigliere Seidita di Fratelli d’Italia è diventata un vero e proprio giallo che ha fatto saltare due Consigli comunali. Tutto è girato intorno a Roberta Cuono, prima dei non eletti, che inizialmente ha rinunciato all’incarico, poi ha revocato la rinuncia e, una volta presentata la delibera per far entrare la Consigliera Marianna Tedesco, ha presentato un’istanza di annullamento in autoutela.

Tutta questa vicenda ha scaldato non poco il Consiglio comunale di mercoledì 20 maggio, dove si è inasprito lo scontro tra i consiglieri di opposizione e il sindaco Angelo Rocchi che, denunciando pressioni su Roberta Cuono per farle cambiare idea, ha annunciato la consegna della sua relazione ai Carabinieri.

Tante sono le versioni sulla vicenda, ma anche Roberta Cuono, che ne è protagonista, ha voluto raccontare la sua.

La rinuncia

Quello che ha sorpreso inizialmente la Cuono è di essere stata contattata dal Sindaco per l’eventuale subentro in Consiglio dopo 5 anni di silenzio. «Io mi sono candidata con Fratelli d’Italia che non avevo 22 anni e ho preso 105 voti – ha detto – Non sono stata contattata da nessuno, né per un grazie, né per un caffè». Al Sindaco, al telefono, Cuono ha detto di voler rinunciare, decisione confermata anche nell’ufficio del primo cittadino. «Vado nell’ufficio del sindaco mercoledì (13 maggio, ndr) mattina alle ore 12.15 e ripeto la mia scelta di rifiuto dell’incarico. L’incontro è stato anche finalmente un’occasione di confronto».  Roberta Cuono racconta di aver firmato il foglio di rinuncia, che però non ha protocollato. «Io non ho protocollato nulla e proprio per questo dovrebbe valere il mio diritto (di entrare in Consiglio comunale, ndr)».

Revoca della rinuncia e l’istanza di annullamento

«Io sono di Cologno, esco a Cologno e ho tante conoscenze a Cologno. Confrontandomi con dei miei amici, mi sono resa conto che potrei portare la voce dei giovani in Consiglio». Questa la riflessione che l’ha portata a cambiare idea e a recarsi in Comune, dove ha protocollato la revoca della rinuncia.

Una volta vista la delibera per la surroga del Consigliere Seidita e l’ingresso di Marianna Tedesco, ha deciso di presentare un‘istanza di annullamento in autotutela per far valere quello che ritiene essere un suo diritto, ovvero entrare in Consiglio. Roberta Cuono ha detto di aver incontrato per caso in Comune Monica Motta, consigliera del Movimento 5 stelle, che per il sindaco Rocchi ha avuto invece il ruolo di accompagnarla. «La Consigliera Motta io non la conoscevo neanche. Lei era in Comune per altri motivi, l’ho incontrata lì davanti e le ho detto cosa stavo andando a fare».