Fase 2 ciclabile: la proposta di “Pedala Martesana”

Con una lettera ai sindaci il gruppo ha fatto proposte per incentivare la mobilità dolce

Immagine di repertorio
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Una proposta per la fase 2, quella di ripartenza e convivenza con il Covid-19, è arrivata da Pedala Martesana, gruppo che riunisce diverse realtà e associazioni. Con una lettera, inviata a tutti i Sindaci della Martesana, gli amanti delle due ruote hanno fatto delle proposte riguardo la mobilità dolce come soluzione, da un lato necessaria, dall’altro preferibile, per la gestione dei movimenti dei cittadini.

Incentivare l’uso delle due ruote e “rete ciclabile di emergenza”

Il timore di Pedala Martesana è che la fase 2 possa, con un utilizzo contingentato dei mezzi pubblici, comportare anche un aumento del traffico veicolare sul nostro territorio, tale da peggiorare le nostre condizioni di vita. «Viviamo con molta preoccupazione la previsione che, nella fase 2 della gestione dell’emergenza, il persistere di forme di distanziamento sociale che renderanno impossibile riprendere il normale uso dei mezzi pubblici, comporti un uso massiccio dell’automobile per gli spostamenti quotidiani, con la conseguenza di una congestione del traffico ed un aumento dell’inquinamento forse ancor peggiori della già critica situazione della mobilità ante Covid-19».

L’associazione ha sottolineato come se da un lato è giusto evitare la diffusione del virus, dall’altro non ci si può permettere che «i cittadini vivano un nuovo peggioramento delle condizioni di vita e salute a causa del traffico, dell’inquinamento e dell’incidentalità».
Da qui l’invito ai primi cittadini a incentivare l’utilizzo della bicicletta attraverso una «massiccia attività di comunicazione», la riapertura immediata dei percorsi ciclo-pedonali chiusi per l’emergenza sanitaria, l’estensione delle ZTL e delle zone 30 e incentivi economici e fiscali per l’acquisto delle biciclette, per chi utilizza le due ruote nello svolgimento delle sue attività e per quelle aziende che ne promuovono l’utilizzo.
Dal gruppo che riunisce una cinquantina di associazioni è arrivata anche la proposta – correlata di documento di presentazione – per la realizzazione di una “rete ciclabile di emergenza” da realizzare attraverso il tracciamento su strada di corsie ciclabili in sola segnaletica.