La parola “congiunti” potrebbe essere spada di Damocle per gli incontri tra fidanzati. Il DCPM di ieri, Domenica 26 aprile, prevede infatti la possibilità di «spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti».
Sulla definizione di congiunti non c’è una definizione univoca, ma nell’articolo 307 comma quarto del codice penale è possibile trovarne una completa «Agli effetti della legge penale si intendo per prossimi congiunti gli ascendenti, i discendenti, il coniuge, la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, i fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti: nondimeno, nella denominazione di prossimi congiunti, non si comprendono gli affini, allorché sia morto il coniuge e non vi sia prole». Da sottolineare che si parla di un articolo del codice penale e che sicuramente il Governo dovrà specificare nel dettaglio chi sarà possibile e chi no andare a trovare, ma i fidanzati potrebbero rimanere ancora esclusi dalla casistica.
Spostamenti in un’altra regione
Rimangono vietati gli spostamenti in regioni diverse da quella in cui ci si trova «salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute». Il nuovo DCPM prevede però la possibilità, dal 4 maggio, di fare ritorno presso il proprio domicilio, residenza o abitazione.