La notizia dell’apertura imminente della prima pizzeria in Italia gestita da ragazzi autistici, stava ormai da qualche tempo facendo il giro del web, ieri invece, a seguito del Dpcm dell’8 marzo, è arrivato l’inevitabile annuncio: PizzAut non aprirà il 2 aprile. A darne la conferma è stato Nico Acampora, l’ideatore della pizzeria inclusiva a Cassina de’ Pecchi. Una scelta obbligata, ma che dà segno di responsabilità e che permetterà di festeggiare la tanto agognata inaugurazione con tutti i crismi necessari, quando finalmente ci saremo lasciati l’emergenza alle spalle.
Non dimenticarsi di includere
«Ci dispiace deludere tante famiglie e tanti amici
– si è scusato Nico Acampora, padre non solo dell’idea, ma anche di un bambino con disturbo dello spettro autistico. Grazie al progetto PizzAut padre e figlio si impegnano da anni per portare avanti un messaggio di inclusione «In questa emergenza tutti sono chiamati a fare dei sacrifici, tutti sono invitati a rimanere a casa per evitare possibili contagi e noi vogliamo essere responsabili e non creare assembramenti potenzialmente pericolosi… Lavorare per l’inclusione vuol dire anche questo, vuol dire Amare gli altri e fare sacrifici per loro». Amara delusione anche per cuochi e camerieri che da aprile avrebbero finalmente potuto toccare con mano il tanto sudato traguardo «Abbiamo fatto formazione, abbiamo imparato a fare le pizze, a servirle e a stare meglio con gli altri e con noi stessi – infine, l’incoraggiamento – Nutriamo l’inclusione anche in questa emergenza!»