Covid-19, sciopero dei lavoratori della GKN Sinter Metals di Cernusco

Il sindacato: «La produttività e il fatturato non possono essere più importanti della salute delle persone»

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Uno sciopero per ribadire che la salute viene prima della produttività e del profitto. Uno sciopero nonostante il 14 marzo Governo, sindacati e alcune organizzazioni datoriali abbiano firmato un Protocollo per regolamentare l’apertura delle fabbriche, coniugare produzione e minimizzazione del rischio di contagio da Covid-19.

La salute prima del fatturato

Lunedì 16 marzo i lavoratori della sede cernuschese della GKN Sinter Metals hanno incrociato le braccia per 8 ore per chiedere la sospensione dell’attività lavorativa fino al 22 marzo, per poi riprenderla con ritmi ridotti per rendere minimo il rischio di contagio.

«La nostra regione Lombardia, la più ricca e avanzata del Paese è, stando alle dichiarazioni del suo Governatore, in questo momento allo stremo – hanno scritto in comunicato le RSU FIOM dell’azienda -. In una situazione di emergenza come questa – hanno proseguito – la produttività e il fatturato non possono essere più importanti della salute delle persone»

Da questa riflessione la richiesta di chiudere l’azienda fino al 22 marzo, per poi riprendere la produzione in maniera modulata alla riapertura. «Organizzare il lavoro con una riduzione della presenza dei lavoratori in azienda – hanno sottolineato – .Se gestissimo e organizzassimo rallentando la produzione quanto più possibile – hanno concluso – avremmo la possibilità di continuare a produrre facendo sentire le persone più a loro agio e più sicure»